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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

27/03/14

Candidare i Marò


Lettera aperta a Berlusconi e Renzi sui nostri soldati detenuti in India: FI e Pd li portino in Europarlamento

Cari Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia e leader dell’opposizione, e Matteo Renzi, segretario del Partito democratico e presidente del Consiglio, Vi scrivo alla vigilia di importanti riunioni degli organismi che guidate, la direzione del Partito democratico e l’ufficio di presidenza di Forza Italia, chiamati ad assumere rilevanti decisioni per la vita politica e le riforme del nostro paese, ma anche per le candidature alle ormai prossime elezioni europee. Vi scrivo perché ho fatto, nel mio piccolo, un sogno. Che il nostro paese continui ad affrontare, come ha fatto sinora il nostro Parlamento, senza polemiche interne e senza strumentalizzazioni di parte, la vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, da oltre due anni trattenuti in India. Che l’Italia sollevi in tutti gli appuntamenti con gli altri paesi, con la comunità e con le istituzioni internazionali il caso dei due Marò, come un caso di violazione di diritti umani, di giustizia, di libertà, di norme e trattati sulla giurisdizione, sulla competenza territoriale, sull’immunità funzionale. Che lo faccia da Nazione unita, che contribuisce in maniera rilevante e ha pagato altissimi tributi al mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo e che esige rispetto per i propri diritti e per i diritti di suoi due cittadini, due militari. Che si riesca a utilizzare in maniera concorde per tali finalità anche la prossima competizione per l’elezione dei nostri rappresentanti al Parlamento europeo. Che con autentico spirito bipartisan i due principali partiti, il Partito democratico e Forza Italia, dal governo e dall’opposizione, offrano ciascuno una candidatura a Latorre e a Girone, impegnandosi per la loro elezione, senza richiedere loro alcuna adesione politica. Che il governo, la Difesa, la Marina assicurino i due Fucilieri di poter accettare tale candidatura, senza dover rinunciare a essere a pieno titolo e a tutti gli effetti quello che loro vogliono continuare ad essere, dei militari, sia pure temporaneamente non in servizio.
Che l’India non possa allora più opporsi a dare libertà e giustizia ai due Marò, di fronte a un diritto, a una appartenenza, a uno status che proviene non più solo dall’Italia ma che giunge direttamente dall’Europa. Che i nostri due militari possano essere quindi finalmente di nuovo liberi, con le loro famiglie, ed essere fieri che così li avranno voluti tutti gli italiani.
Vi ringrazio per l’attenzione e per quanto farete per contribuire a realizzare questo mio sogno. Con stima.
Elio Vito - 27marzo 2014

fonte: http://www.ilfoglio.it/

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