I genitori di buon senso, non preparino solo una lettera di protesta
contro il dirigente scolastico reggente che, arbitrariamente e
incostituzionalmente, ha rimosso il crocifisso dalle aule e poi ha anche
cancellato il Concerto di Natale. I genitori di buon senso dovrebbero protestare efficacemente - finché il preside non si dimette o non venga allontanato - ritirando i loro figli dall’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano (Milano) dove è preside l’inadeguato Marco Parma, un dirigente scolastico politicizzato, già candidato sindaco per la lista civica ‘Aria pulita’ e per il M5S a Rozzano, che ha vietato agli alunni (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) il Crocifisso e cancellato la ‘Festa musicale di Natale‘.
Per capire, per assumere consapevolezza e considerare a chi consegnate i vostri figli la mattina e per sapere che cosa possano apprendere con un dirigente scolastico tale, basta leggere come la pensa questo dhimmi sulla via della conversione all’islam, un grillino ‘laicista’ che dovrebbe tornare a scuola proprio per capire cosa vuol dire laicità, che ha avuto l’indecenza di dire: “Rispettare la sensibilità delle persone che appartengono ad altre religioni non è un passo indietro”
(giusto? Con la differenza che sono proprio le altre religioni o
sedicenti tali, che devono rispettare quella maggioritaria del Paese che
li ha ospitati).
“Anzi – ha detto il pavido aggravando la sua posizione – se noi avessimo organizzato un concerto a base di canti religiosi dopo quello che è accaduto (si riferisce a Parigi) certo qualcuno avrebbe poturo interpretarlo come una provocazione, forse anche pericolosa“ .
Ma questo diversamente tollerante, non considera provocazione proprio quello che egli stesso ha fatto? (Evidentemente è un vizio di movimento, non ci arrivano).
Per questo sedicente preside sono pericolose le canzoni di Natale
come Adeste fideles, un canto natalizio trascritto da un tema popolare
irlandese nel 1743-1744 per un coro cattolico di Douai, una cittadina
nel nord della Francia, a quel tempo importante centro cattolico di
riferimento e rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle
Isole britanniche. Questo è il testo. Giudicate voi:
« Venite Fedeli, lieti trionfanti, venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
La notte risplende,
tutto il mondo attende:
seguiamo i pastori a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
Sia gloria nei cieli, pace sulla terra
un angelo annuncia a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù. »
E che dire di “Tu scendi dalle stelle”? Questo si che è pericoloso!
Un canto natalizio composto nel dicembre 1754 a Nola (NA), dal
napoletano sant’Alfonso Maria de’ Liguori, derivato come versione in
italiano dall’originale ‘Quanno nascette Ninno’. Il motivo, scritto in
6/8, è uno tra i più famosi canti natalizi italiani.
Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo,
e vieni in una grotta, al freddo al gelo.
O bambino, mio divino io ti vedo qui a tremar,
o Dio beato
Ahi, quanto ti costò l’avermi amato!
A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore!
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà più m’innamora!
Giacché ti fece amor, povero ancora!
Cari grullini, come ha ben detto
Giuseppe Palma in questo articolo>>>> GESU’ NON HA MAI UCCISO NESSUNO. ED E’ IN CROCE! LASCIATECI IN PACE! E
smettetela con questa storia che lo Stato è laico!
Se resuscitasse Cavour vi prenderebbe a calci! La laicità nulla ha a
che vedere con le tradizioni di un Paese, che hanno la stessa importanza
della laicità! Entrambe sono un valore. E l’una non esclude l’altra!
L’Italia ha una tradizione cristiana. In Italia è nata la Chiesa e in
Italia c’è la sede del papato. In Italia c’è il maggior numero di opere
d’arte che raffigurano o simboleggiano la cristianità. In Italia c’è la
Sindone, in Italia ci sono i chiodi della Croce, in Italia c’è il Papa…
in Italia siamo cristiani.
Ciò detto, se nelle scuole o
nei Tribunali v’è posto il Crocifisso e nelle scuole elementari si
prepara il presepe o si canta Adeste fideles, ciò non può – e non deve –
urtare nessuno di religione diversa dalla nostra. E se
anche così fosse, cioè se anche qualcuno si sentisse “offeso”, deve
sapere che in Italia è così da millenni… per cui è bene che accetti le
nostre tradizioni e la nostra cultura. Diversamente, valuti la
possibilità di andare altrove… l’accoglienza è un conto, farci “imporre”
le “sensibilità” altrui è un altro!
ARMANDO MANOCCHIA - 27 novembre 2915
fonte: http://www.imolaoggi.it
Can Dündar, direttore di Cumhuriyet, il giornale che a maggio ha pubblicato con uno scoop internazionale le foto e il video esclusivo delle armi inviate dalla Turchia alle milizie islamiste in guerra contro Assad in Siria, ha cominciato oggi il suo processo ad Ankara. Accusato di spionaggio e terrorismo, rischia una pena che va dai 10 anni all’ergastolo.
«PAGHERÀ A CARO PREZZO». Il procuratore Irfan Fidan ha chiesto che Dündar, insieme a un collega, venga arrestato durante il processo e ora la corte dovrà decidere. Il processo è particolare anche perché non è lo Stato ad aver denunciato il giornalista, ma il presidente Recep Tayyip Erdogan in persona, chiedendo per lui l’ergastolo più 42 anni di carcere. A giugno il presidente turco disse: «Chi ha pubblicato il video pagherà a caro prezzo questa decisione».
«DIFENDIAMO IL GIORNALISMO». Dopo aver ottenuto il permesso di parlare, il direttore Dündar ha dichiarato davanti alla Corte: «Siamo qui per difendere il giornalismo, per difendere il diritto dell’opinione pubblica di conoscere le notizie e sapere se il governo le propina menzogne. All’inizio il governo ha risposto dicendo: “Non esiste niente di tutto ciò. Erano solo aiuti [umanitari]”. Poi si è scoperto che erano armi. Allora hanno detto che erano dirette ai Turcomanni. Poi il vice primo ministro, Tuğrul Türkeş, ha detto: “Giuro su Dio che i camion non erano diretti ai Turcomanni”. Poi i Turcomanni hanno detto di non aver mai ricevuto armi. (…) Io non so perché il presidente è l’unico ad essere ricorso [contro di noi]. Questo segreto è un segreto che appartiene allo Stato, non a Erdogan personalmente».
FAVORIRE IL TERRORISMO. Il processo è sensibilissimo in un momento in cui la Russia, e non solo, sta accusando esplicitamente la Turchia di aiutare i terroristi islamici in Siria. Ankara, del resto, ha sempre fatto di tutto per favorire le milizie jihadiste che combattono contro Assad, consentendo a centinaia di combattenti stranieri di unirsi alle fila dei ribelli e dello Stato islamico passando attraverso i suoi porosi confini. La Turchia a giugno ha anche cominciato ad appoggiare attivamente un gruppo di terroristi in Siria, insieme a Qatar e Arabia Saudita. La milizia Jaish Al-Fatah, Esercito di conquista, comprende anche gruppi di Al-Nusra ed è operativa nel nord della Siria.