Roma, 9 gen – Abbiamo già visto ieri come, in un tentativo disperato di negazionismo, qualcuno sia riuscito persino a dire che i disordini di Colonia
(e Amburgo, e Salisburgo, e Zurigo) siano stati causati da… “gruppi
xenofobi”. Proprio così, i soliti fasci avrebbero provocato i migranti
per suscitare la reazione a cavalcare poi l’inevitabile sdegno. I media
che hanno avanzato tale ipotesi non ci hanno spiegato bene come questo
possa essere stato possibile. Peccato: siamo grandi amanti delle
barzellette e ci sarebbe piaciuto ascoltare il racconto di come i “gruppi xenofobi” abbiano fatto ubriacare mille o duemila maghrebini,
di come li abbiano indotti a tirare petardi sui passanti e sulla
polizia, di come li abbiano convinti a molestare, pestare, umiliare,
derubare, violentare centinaia di donne. Forse anche il Mossad o la Cia
avrebbero difficoltà a inscenare una cosa del genere, ma gli onnipotenti
“gruppi xenofobi” no, loro possono far tutto.
Del resto qualche tempo l’Espresso ha rilanciato, senza generare il clamore sperato, in verità, uno scoop secondo cui le armi per gli attentati di Parigi sarebbero state procurate da un ambiguo faccendiere di “estrema destra”, passato anche per il Front national,
che si sarebbe in passato vantato di essere andato nelle banlieue con i
suoi camerati a generare rivolte immigrate, anche in questo caso in
vista dei consensi da trarne dopo la relativa ondata di indignazione.
Quindi il colpevole per il massacro del Bataclan è… il Front national.
E i disordini nelle periferie francesi a forte presenza immigrata, che
si ripetono da 35 anni, sarebbero fomentate da misteriose cellule
frontiste andate nottetempo a organizzare i tafferugli.
E i disordini nelle borgate romane di qualche tempo
fa? Ovviamente non c’entrano nulla i servizi che non funzionano, la
disoccupazione endemica, il miraggio di un’integrazione che in realtà è
ghettizzazione reciproca. No, anche in quel caso ci furono gruppetti di
neofascisti arrivati la sera prima ad organizzare il tutto. La gente del
quartiere, evidentemente priva di un cervello proprio, li avrebbe
seguiti ciecamente: del resto chi non scatenerebbe una guerriglia nella
propria borgata solo perché gliel’ha suggerito uno sconosciuto
neofascista di un altro quartiere spuntato fuori dal nulla?
E vogliamo parlare delle manifestazioni scolastiche o di quelle dei centri sociali?
Anche in questo caso violenze e devastazioni sono immancabilmente
frutto di infiltrati fascisti (in una delle più pesanti, qualche tempo
fa, a Roma, ci furono persone convintissime di aver visto in piazza con
gli antagonisti le bandiere di CasaPound… caspita che infiltrazione ben
riuscita). Insomma, qualsiasi cosa accada, c’è sempre dietro l’uomo nero
che manovra tutto. Alieni calati dall’alto, ma sempre organizzatissimi e capaci di qualsiasi cosa.
In questo modo guardare in faccia la realtà non serve più: non esistono
problemi relativi all’immigrazione, non esiste il terrorismo, la crisi,
la disoccupazione, non esiste il disagio del popolo italiano, non
esiste nulla, viviamo nel migliore dei mondi possibili. Se non fosse per quelle cellule xenofobe giunte da chissà dove a rovinare tutto.
Adriano Scianca - 9 gennaio 2016
fonte: http://www.ilprimatonazionale.it