Spesso
le nostre veglie vengono pesantemente contestate. Gruppi di persone più
o meno arrabbiate si danno appuntamento per schernirci, insultarci,
offenderci, provocarci. Qualche volta queste contestazioni sono sfociate
in aggressioni vere e proprie. Di fronte a tutto questo, non abbiamo
mai risposto se non con la nostra presenza silenziosa, come mai?
Semplice, perché noi non abbiamo nemici.
Non
abbiamo un avversario e nemmeno una squadra da sconfiggere, noi siamo
in piazza per la libertà nostra e di tutti, siamo in piazza per
svegliare le coscienze, anche quelle di chi ci contesta.
Il
nostro unico nemico si chiama menzogna, inganno, bugia. Nostro
antagonista il linguaggio che vuole ridurre le persone a categorie o
comportamenti, nostra antagonista la cultura che vuole rispondere ai
desideri del cuore con soluzioni preconfezionate, sprazzi di emozioni
effimere, diritti costruiti ad arte per dare l’illusione della felicità e
cosi’tenere a bada l’uomo.
I
motivi che ci portano a vegliare, in piazza come nella vita, toccano
l’umano nella sua essenza: la vita, la famiglia, l’amore, le relazioni e
per questo molte persone erroneamente si convincono che la noi
cerchiamo di limitare la libertà altrui, di impedire la piena
realizzazione di qualcuno ed erroneamente credono che siamo un “noi”
contro di “loro”. Siamo certi che è vero l’opposto.
Siamo contro gli omosessuali?
No,
perché per noi non esiste la categoria ne’degli omosessuali ne’tanto
meno degli eterosessuali. Questi termini, ormai diventati di uso comune,
sono fuorvianti e ingannevoli. Si può definire una persona in base al
suo orientamento sessuale? Si può ridurre un uomo ad un comportamento?
Noi riteniamo di no. Tra i nostri principali contestatori ci sono molte
sigle e molti attivisti cosiddetti “Lgbt” che, col pretesto di tutelare
una determinata categoria di persone, di fatto rendono concreta la prima
vera discriminazione, autoriducendosi. Non è forse discriminare
dividere le persone in categorie? Queste realtà spesso si arrogano il
diritto di parlare per conto di tutte le persone con attrazioni
omosessuali non tenendo per niente conto del fatto che molte fra queste
sono contrarie alla declinazione dei diritti in base alle emozioni o
attrazioni sessuali, affermando che le realtà militanti hanno come unico
scopo l’ideologia che riduce la loro perosna a una tendenza, non
facendo altro che acuirne il senso di disagio o colpevolizzare qualcuno,
senza guardare in faccia le persone e la loro storia.
Ma
perché dovremmo essere contro qualcuno? Perché dovremmo avere un nemico
che nemmeno conosciamo? Perché dovremmo voler limitare un altro
individuo?
Siamo
invece in piazza per la libertà di tutti, anche per amore di chi viene
strumentalizzato nelle sue emozioni più intime. Siamo in piazza per
amore di chi ha paura e si sente solo, per amore della libertà di poter
dire che siamo nati maschi e femmine, che l’unica dualità possibile è
quella uomo-donna, che i bambini non sono un diritto ma un dono e che
loro si’ che invece hanno il diritto di nascere senza essere fabbricati
ad uso e consumo degli adulti e di avere un papà e una mamma. Siamo in
piazza per il bene anche di chi ha la coscienza addormentata, di chi ci
contesta perché vittima cosciente o incosciente dell’ideologia. Vegliamo
perché sia tutelata l’essenza dell’uomo, vegliamo per la ragione,
vegliamo in silenzio perché ci sta a cuore la vita di ciascuno, anche la
tua.
fonte: http://sentinelleinpiedi.it
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