Non sono
nessuno, sono una semplice cittadina Italiana e scrivo alla fine di una
faticosa giornata, faticosa settimana, faticoso periodo. Lavoro ( per
fortuna) ho casa, famiglia e un sacco di impegni. Ma soprattutto ho la
testa piena di brutti pensieri, mi sento sfiduciata, appena c'è un
raggio di sole subito dopo arriva una tempesta a spazzare via i momenti
sereni. " i sogni si allontanano, ce li portano via", recita Fiorella
Mannoia ne " le parole perdute" ed è così purtroppo.
È questo che il mio Paese sta facendo con i suoi figli. Sono angosciata dalla storia di Salvatore e Massimiliano
e so che non tutti quelli che mi sono vicini possono capire. Ma io si,
so cosa si prova ad avere realmente paura di perdere questa battaglia.
So cosa si prova nel profondo del cuore. E so anche che nessuna delle
persone che se ne sta occupando al governo o che pensa di occuparsene
abbia la benché minima idea di quanto pesano le ore, i giorni, gli anni
sulle spalle di questi uomini e nel cuore di tutti noi.
Leggo il
susseguirsi di notizie, fredde e distanti sui giornali e telegiornali,
commenti vuoti e lontani. E penso che nel caos dell'informazione e della
disinformazione ci si dimentichi di dire semplicemente la verità, la
parola INNOCENTI, cosi importante per questi ragazzi, di DIFENDERE i
nostri fratelli, vittime non solo dell'ingiustizia Indiana ma anche di
quella Italiana. Soprattutto. Uno schiaffo dopo l'altro...stiamo tutti
affondando. Salvatore ostaggio della pura cattiveria umana, lontano da
tre anni dai suoi affetti, dai suoi bimbi, da sua moglie, dai suoi cari
per colpa di un crimine di cui non si è MAI macchiato...così come
Massimiliano che nonostante tutto quello che ha subito anche in termini
di salute e che ancora dovrà patire gli viene negata ogni forma di
tutela e di cura e che anzi, dovrebbe sottomettersi, insieme al collega,
alla giustizia Indiana.
Ripeto...PER CRIMINI MAI COMMESSI.
Ma quale processo? Quale giustizia? Ma di che stiamo parlando? Il mondo
si fa beffe di noi...e noi ci pieghiamo a carponi. Non siamo capaci di
difendere gli INNOCENTI, non siamo capaci di affrontare la
realtà, di tenerci stretti i nostri valori più elementari. " dove sono
cavallo e cavaliere?" direbbe Re Theoden nel capolavoro di Tolkien. Dove
sono gli uomini di valore che dovrebbero portare alta la nostra
bandiera e i nostri ideali? Che dovrebbero stringere forti tra le mani i
propri uomini? Con i nostri Marò ci lasciano tutti alla deriva.
La loro storia è
la nostra storia. Come dice un caro amico, Aldo Casamento, oggi tocca a
loro, domani ai nostri figli...Davvero, teniamoci stretti Massimiliano
Latorre e tutto ciò che rappresenta per noi, una Italia che non deve mai
più piegarsi a nessuno, che non può arrendersi e che deve tornare unita
e fiera, grandiosa come il nostro Leone.
E riprendiamoci
Salvatore insieme alla nostra credibilità e onore. Ci appartiene più
che mai. Facciamo si che entrambi festeggino insieme a noi non solo
questo Natale, ma tutti i giorni della nostra e loro vita, ogni prezioso
momento che ci viene concesso. Da grande famiglia nuovamente unita. SE VOGLIONO....lo possono fare. Di ridarci i nostri sogni.
(di Rita Riggio) venerdì 19 dic 2014
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