Buongiorno
amici! Solo ora scoprono che l'uomo più potente d'Europa, il Presidente
della Commissione Europea, il capo del Governo dell'Unione Europea che è il
vero capo del potere legislativo perché è la Commissione che ha la
prerogativa di fare le proposte di leggi, è il massimo ideatore
dell'evasione fiscale mondiale. Così come, subito dopo la sua nomina,
scoprirono che era un alcolizzato cronico.
Eppure va benissimo a tutti! Stiamo parlando del lussemburgese Jean Claude Juncker. Nei 18 anni in cui è stato primo ministro del Lussemburgo, ha trasformato il minuscolo granducato nel più grande paradiso fiscale d'Europa, ricettacolo dei capitali delle più potenti multinazionali, ma anche quelli di personaggi loschi come il defunto dittatore nord coreano Kim Jong Il Sun.
È ora che è esploso lo scandalo LuxLeaks, accordi segreti tra le autorità del Lussemburgo governato da Juncker e circa 300 aziende in tutto il mondo, tra cui 31 in Italia, per spostare flussi finanziari enormi pagando tasse minime, tutti i potenti dell'Europa sono scesi in campo a difendere Juncker. Tra le imprese italiane coinvolte in questi accordi di elusione fiscale, ci sono Finmeccanica, Intesa San Paolo, Unicredit, Banca Marche e Sella.
Per quanto su Juncker pende l'accusa di aver messo in piedi un sistema legale che ha provocato un’emorragia di fondi, sottraendo risorse dall’economia del resto dell’Unione Europea, quindi un danno oggettivo all'insieme dell'Unione Europea, quest'uomo oggi è stato posto al comando dell'Unione Europea.
A difesa di Juncker è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sostenendo che si sente in dovere di respingere le «rappresentazioni meschine, malevoli e riduttive della costruzione europea».
Juncker è la conferma che questa Unione Europea è una dittatura finanziaria, che privilegia l'interesse della speculazione finanziaria globalizzata rispetto allo sviluppo dell'economia reale, che antepone la dimensione virtuale della moneta rispetto alla centralità della persona. Non dobbiamo pertanto stupirci se nel nome della supremazia del denaro i popoli europei si stanno impoverendo e gli Stati nazionali si stanno dissolvendo.
Forse dobbiamo ringraziare Juncker perché facilita a tutti la corretta comprensione della realtà della dittatura europea e mi auguro la partecipazione dei popoli al riscatto della sovranità e del diritto inalienabile alla vita, alla dignità e alla libertà.
Eppure va benissimo a tutti! Stiamo parlando del lussemburgese Jean Claude Juncker. Nei 18 anni in cui è stato primo ministro del Lussemburgo, ha trasformato il minuscolo granducato nel più grande paradiso fiscale d'Europa, ricettacolo dei capitali delle più potenti multinazionali, ma anche quelli di personaggi loschi come il defunto dittatore nord coreano Kim Jong Il Sun.
È ora che è esploso lo scandalo LuxLeaks, accordi segreti tra le autorità del Lussemburgo governato da Juncker e circa 300 aziende in tutto il mondo, tra cui 31 in Italia, per spostare flussi finanziari enormi pagando tasse minime, tutti i potenti dell'Europa sono scesi in campo a difendere Juncker. Tra le imprese italiane coinvolte in questi accordi di elusione fiscale, ci sono Finmeccanica, Intesa San Paolo, Unicredit, Banca Marche e Sella.
Per quanto su Juncker pende l'accusa di aver messo in piedi un sistema legale che ha provocato un’emorragia di fondi, sottraendo risorse dall’economia del resto dell’Unione Europea, quindi un danno oggettivo all'insieme dell'Unione Europea, quest'uomo oggi è stato posto al comando dell'Unione Europea.
A difesa di Juncker è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sostenendo che si sente in dovere di respingere le «rappresentazioni meschine, malevoli e riduttive della costruzione europea».
Juncker è la conferma che questa Unione Europea è una dittatura finanziaria, che privilegia l'interesse della speculazione finanziaria globalizzata rispetto allo sviluppo dell'economia reale, che antepone la dimensione virtuale della moneta rispetto alla centralità della persona. Non dobbiamo pertanto stupirci se nel nome della supremazia del denaro i popoli europei si stanno impoverendo e gli Stati nazionali si stanno dissolvendo.
Forse dobbiamo ringraziare Juncker perché facilita a tutti la corretta comprensione della realtà della dittatura europea e mi auguro la partecipazione dei popoli al riscatto della sovranità e del diritto inalienabile alla vita, alla dignità e alla libertà.
fonte
Magdi Cristiano Allam
tramite: http://alfredodecclesia.blogspot.it/
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