RIPORTIAMOLI A CASA
Mille giorni dal 15 febbraio 2012, data di quel mai chiarito incidente che coinvolse la petroliera italiana Enrica Lexie
Mille giorni dal 15 febbraio 2012, data di quel mai chiarito incidente
che coinvolse la petroliera italiana Enrica Lexie, difesa da un plotone
di marò in missione internazionale antipirateria, e un barchino, sul
quale persero la vita due pescatori indiani. La nave italiana, che
incrociava in acque internazionali, fu chiamata in India, nel porto di
Kochi, con la richiesta di una testimonianza.
Il 19 febbraio 2012 i due fucilieridi Marina, Massimiliano Latorre e
Salvatore Girone, vengono arrestati con l'accusa di omicidio. Dopo
qualche giorno il tribunale di Kollam dispone il trasferimento dei
fucilieri nel carcere ordinario di Trivandrum.
22 marzo 2012 I due fucilieri sono consegnati alla giustizia indiana
con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio
scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud
dell'India.
30 maggio 2012 L’Alta Corte del Kerala concede ai due fucilieri la
libertà su cauzione di dieci milioni di rupie (143.000 euro) stabilendo
l'obbligo di firma quotidiano che gli impedisce di allontanarsi dalla
zona di competenza del commissariato locale. Ai due fucilieri viene
anche ritirato il passaporto. Latorre e Girone, poi, tornano a casa con
un permesso speciale il 22 dicembre, accolti all'aeroporto di Ciampino
dal presidente del Senato, e al Quirinale dal presidente della
Repubblica.
3 gennaio 2013 Alla scadenza del permesso, Massimiliano Latorre e
Salvatore Girone tornano in India per rientrare ancora in Italia alla
fine di febbraio quando ai due fucilieri viene dato un permesso di 4
settimane in occasione delle elezioni politiche. Questa volta, ad
accoglierli a Roma, è il presidente del Consiglio Mario Monti. La
posizione del governo italiano è, inizialmente, di non rimandare i due
fucilieri in India. Ad annunciarlo il ministro degli Esteri, Giulio
Terzi.
22 marzo 2013 I fucilieri arrivano in mattinata in India, l’ultimo
giorno di scadenza del permesso; sono accompagnati dal sottosegretario
Staffan de Mistura e prendono alloggio nell'Ambasciata italiana di Nuova
Delhi. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi annuncia in Parlamento le
sue dimissioni irrevocabili in polemica con la decisione del governo di
rimandare i marò in India. Il processo indiano intanto si complica, con
contese tra diversi ministeri.
1° settembre 2014 Il marò Massimiliano Latorre, colto da un malore,
viene ricoverato nel reparto di neurologia di un ospedale di New Delhi
per un’ischemia transitoria. La Corte Suprema indiana accoglie l’istanza
presentata dalla difesa di Massimiliano Latorre e gli concede di
rientrare in Italia per un periodo di quattro mesi per curarsi. Al
termine di questo periodo dovrà rientrare in India.
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