Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

12/11/14

Colle, piano Berlino-Ue: Draghi come "controllore" di Renzi


ESCLUSIVO - Veltroni in pole position per il Colle. Forti anche i nomi della Finocchiaro e della Pinotti (che piace al premier perché non gli farebbe ombra). Ma - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - c'è un piano europeo, targato Merkel e Juncker, per imporre al Quirinale Draghi come "controllore" di Renzi. L'idea è quella di far "bollire" i due candidati di area Pd nei veti incrociati della politica italiana (vedi Prodi) per poi spingere per il presidente della Bce. Dal canto suo, il banchiere centrale preferirebbe restare a Francoforte ma obtorto collo sarebbe costretto ad accettare per il bene dell'Italia. I dettagli





Walter Veltroni, Anna Finocchiaro o Roberta Pinotti. Sono i tre nomi che circolano con insistenza in Parlamento come presidente della Repubblica quando arriveranno le attese dimissioni di Giorgio Napolitano. Pare che Matteo Renzi abbia già incontrato la Finocchiaro a Palazzo Chigi per sondare il terreno e capire se c'è la sua disponibilità. Risposta affermativa. Ma si scalda anche Veltroni. Che, anzi, come anticipato da Affaritaliani.it, continua a essere in pole position perché più gradito a Berlusconi rispetto alla senatrice 'madre' dell'Italicum e delle riforme istituzionali. Attenzione anche al ministro della Difesa, che - dicono in Transatlantico - piace moltissimo al segretario del Pd in quanto "figura che non gli fare ombra".

Attenzione, però, perché secondo quanto risulta ad Affari, ci sarebbe un piano a livello europeo, che vede come protagonisti principali il neo-presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e la Cancelliera tedesca Angela Merkel, per spingere sul Colle Mario Draghi. Il numero uno della Bce, sondato in maniera informale e preliminare, avrebbe risposto "no, grazie. Sto bene dove sono". Ma le indiscrezioni raccolte da Affari parlano quasi di un'imposizione da parte della Merkel e di Junker. Draghi al Quirinale serve a Bruxelles e a Berlino per "controllare" Renzi, viste le sue ultime uscite contro i burocrati europei e la sua posizione considerata non 'friendly' verso la Germania. Si tratterebbe di mettere "sotto tutela" il presidente del Consiglio attraverso un Capo dello Stato a cui stanno particolarmente a cuore gli interessi dell'Unione.

C'è da dire che la Merkel otterrebbe anche il vantaggio di accontentare la Bundesbank, sempre critica nei confronti di Draghi. In sostanza il piano punta a far "bollire" Veltroni e Finocchiaro, conoscendo i veti incrociati della politica italiana e con il precedente dello sgambetto a Romano Prodi dei 101 'traditori', per poi far emergere con forza, attraverso ovviamente sponde italiane, la candidatura del presidente della Bce. Draghi, dal canto suo, di fronte a un'empasse del Parlamento e all'impossibilità di Napolitano di restare al Colle farebbe, obtorto collo, un sacrificio per il bene del suo Paese. E il piano Merkel-Juncker raggiungerebbe così il suo obiettivo...

Di Alberto Maggi - 12 novembre 2014
fonte: http://www.affaritaliani.it

Nessun commento:

Posta un commento