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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

30/03/14

FINANZA/ 1. Bagnai: "cancelliamo" la Bce per salvare l'Europa


«La conversione del falco Weidmann all’acquisto di bond da parte della Bce nasce solo dalla paura di un’affermazione del fronte anti-euro alle prossime elezioni europee. La soluzione non passa però dall’approccio demagogico di Marine Le Pen, Tsipras e degli altri partiti anti-europei, ma da una’analisi dei veri motivi che hanno portato l’Europa alla crisi». Lo sottolinea Alberto Bagnai, professore di Politica economica all’Università d’Annunzio di Pescara, dopo che il governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, ha aperto alle politiche monetarie espansive. Proprio a questo tema il prossimo 12 aprile sarà dedicato il seminario “Un’Europa senza euro. Costi e benefici per famiglie e imprese nelle proposte di economisti e politici europei”, che si terrà nell’Auditorium Antonianum di viale Manzoni 1 a Roma.

Il quantitative easing prospettato da Weidmann può essere la soluzione ai problemi dell’euro?
Le parole di Weidmann non rappresentano la soluzione ai problemi dell’euro, ma ci mostrano quale sia la vera strada per risolverli.

In che senso?
Per risolvere i problemi dell’euro l’unica strada è fare paura ai cialtroni di Bruxelles e Francoforte. È evidente che in questo momento i commissari Ue hanno paura soltanto di una cosa soltanto, dell’affermazione di Marine Le Pen in Francia. È bastato che il Fronte Nazionale arrivasse primo in una serie di Comuni dove si sapeva benissimo che avrebbe stravinto, perché improvvisamente Weidmann decidesse di fare quanto Giappone, Inghilterra e Stati Uniti stanno già compiendo da tre o quattro anni. L’unico modo per uscire dalla crisi è dare un segnale a queste elite che indichi che il popolo europeo ha capito da che parte è il problema.

Da che parte sta veramente il problema?
Il problema è nell’euro e solo chi sinceramente e convintamente dimostrerà di avere capito questo problema sarà premiato alle prossime elezioni.

La soluzione quindi è una vittoria del fronte anti-euro alle prossime elezioni?

 
 
fonte: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza 

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