Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

01/02/15

Mattarella eletto INCOSTITUZIONALMENTE Capo dello Stato


Sergio Mattarella ha superato il quorum, è il nuovo presidente della Repubblica. Il quorum e’ 505 voti. “L’esito è ormai scontato – ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso – e siamo felici di questo esito”.
RENZI PUNTA SU MATTARELLA, IL NOME RICOMPATTA IL PD


Ecco la «persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale»
Non sono molti gli scheletri nell’armadio di Sergio Mattarella, il nuovo Capo dello Stato beatificato da un endorsment sinistrorso dalle santificazioni del mainstream de noiantri unite alle benevoli dichiarazioni di Giorgio Napolitano ex Re d’Italia: «persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale»
Ai casti, puri, limpidi e cristallini ma affetti da amnesia patologia conclamata corre l’obbligo di ricordare il ritratto a tinte fosche sul loro Presidente.
Cominciamo dallo sbianchettamento delle bozze relative al dossier Mitrokhin; le “relazioni pericolose” intrecciate dall’Antonino martire, il fratello meno noto di Sergio, che balzò agli «onori delle cronache alla fine degli anni Novanta nell’ambito di un’inchiesta della procura di Venezia per riciclaggio di denaro e associazione mafiosa. Procedimento poi archiviato nel 1996 per mancanza di prove». Per gli inquirenti al lavoro su quella difficile indagine, Antonino avrebbe convogliato a Cortina un’ingente massa di soldi sporchi, riconvertendo in multiproprietà alcuni grandi alberghi». Un coinvolgimento indiretto, certo: e allora, sempre in tema di scandali a «macchiare l’immagine del Presidente invece c’è la confessione di aver accettato, alla vigilia delle Politiche del 1992, un contributo elettorale di tre milioni di lire – sotto forma di buoni benzina– dall’imprenditore agrigentino Filippo Salamone, noto in Sicilia per essere vicino a Cosa Nostra».
Poi, nel 1999 le nefandezze della commissione Mitrokhin, l’archivio contenente le attività illecite del Kgb in Italia, Sergio Mattarella allora era vicepresidente del Consiglio dei Ministri con delega ai servizi segreti. Nel Paese irrompe la notizia dell’esistenza di documenti dirompenti. «E per far luce su quando i vertici di quel governo seppero del dossier – ricostruisce Il Tempo – sul perché non fu informata per tempo la magistratura italiana, sul chi e come «corresse» le bozze del libro su quell’archivio e sul perché, guarda caso, si fece in modo che l’archivista Mitrokhin non venne ascoltato dal Sismi, venne istituita, qualche anno dopo, una commissione d’inchiesta parlamentare presieduta dal senatore Paolo Guzzanti. E fra le molte persone sentite ci fu anche Mattarella». Il quale, tra contraddizioni, smentite e sbalzi temporali, in diverse audizioni sostenute di fronte alla commissione, replicò in maniera poco convincente con argomenti che tamponarono sul momento, ma non chiusero la falla dei tanti interrogativi a lungo rimasti senza risposta. La sentenza definitiva sul giallo dello sbianchettamento, poi, l’avrebbe pronunciata anni dopo, nel 2004, un altro illustre presidente della Repubblica, il picconatore Francesco Cossiga che, sul dossier Mitrokhin disse: «Chi è stato? I servizi segreti. Su ordine di chi? Il più adatto, ovvio, era Sergio Mattarella»…
Come se non bastasse, a questo bisogna aggiungere qualche altra quisquiglia. Sempre da ministro della difesa, ebbe il coraggio di negare la presenza di uranio impoverito nei proiettili USAti dalla Nato in Kosovo e nei Balcani. Da non sottovalutare che è lui che ha fregato agli italiani il Referendum per cancellare la vergognosa Legge Fornero.
Ed infine, è con il suo contributo che il 13 gennaio 2014 la Corte Costituzionale emise la Sentenza n. 1/2014 con cui il 4 dicembre 2013 bocciò le norme elettorali previste dal cosiddetto Porcellum. Porcellum con il quale è stato eletto incostituzionalmente il Parlamento che oggi altrettanto incostituzionalmente lo ha eletto Capo dello Stato.

Armando Manocchia

Mattarella presidente della repubblica 665 voti
Imposimato 127
Schede bianche 105
Feltri 46
Rodotà 17
Napolitano 2
Bonino 2
Martino 2

31 gennaio 2015
fonte: http://www.imolaoggi.it

Nessun commento:

Posta un commento