La speranza,
anche minima, di vedere un giorno al Quirinale un uomo di
destra è una speranza destinata a spegnersi nei meccanismi
delle nostre istituzioni che non coinvolgono il popolo italiano nella scelta del loro massimo rappresentante
e nel condizionamento ideologico dell’italiano medio che lo
induce a pensare, nonostante tutto, che sinistra è bene e
destra è male.
Moriremo di sinistra e democristiani. Questa è la verità. Dal 1963 a oggi, il centro-sinistra ha governato per 42 anni su 52,
e non c’è alcuna ragione concreta che non possa farlo per altri
52 anni. Qualcuno, leggendo, potrebbe però obiettare che in quei
cinque decenni i comunisti stavano all’opposizione. Vero,
ma al loro posto c’erano i socialisti. E non si può certo
affermare che il PSI non era di sinistra e non diceva cose di
sinistra.
La verità è che la
destra non ha mai governato, perché la DC non era destra e perché
non era destra neanche il berlusconismo, checché qualcuno dica
il contrario. Del resto, nei governi berlusconiani c’era sempre quella vena sinistra e socialista che pulsava sotto sotto e
che rendeva le posizioni dell’asserito centrodestra
ambigue e ondivaghe, soprattutto sui temi etici. E poi non
dimentichiamo il ruolo degli ex DC nelle file dei berluscones.
Domani
ci ritroveremo nuovamente sul Colle un uomo di
centrosinistra, un uomo della vecchia DC, corrente di sinistra.
Al di là del rispettabile curriculum vitae di Sergio
Mattarella (che potrebbe anche riservarci qualche gradita
sorpresa), gli italiani avrebbero meritato un presidente della repubblica di destra,
magari un liberale che fosse in grado, con la sua
autorevolezza, di tenere testa a Bruxelles. Purtroppo
però non è stato così. Chi governa occupa tutte le caselle. E di
questo Renzi ne è pienamente consapevole.
Pubblicato da Davide Mura il
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