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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

04/12/14

Suvvia italiani, cedete sovranità: sarete felici!



Due esempi colti al volo su come sia facile orientare i media. Uno clamoroso: il video del salvataggio di un ragazzino siriano che salva una bambina tra un diluvio di pallottole, che ha emozionato il mondo ed è stato indicato come esempio dell’efferatezza dell’esercito di Assad era un falso. Una falso voluto da un regista norvegese per dimostrare come sia facile impiantare notizie non vere, tanto più se sostenute da immagini a forte impatto emotivo. Una volta creato il “frame” su chi sia il buono e il cattivo, il giudizio, in questo caso il pregiudizio, è automatico anche se il video presenta diverse incongruenze. Non mi dilungo oltre: in questo ottimo articolo di Maram Susli, proposto in Italia da ComeDonChisciotte e da MegaChip, è spiegato tutto con dovizia di dettagli.
Un’altra forma di persuasione, ricorrente sui media italiani, è quella che mira a convincere l’opinione pubblica italiana che l’unica soluzione alla crisi sia un’ulteriore cessione di sovranità.
La tecnica è doppia: da un lato ripetendo costantemente quella è un’opinione, la si fa penetrare placidamente nelle coscienze fino a quando non diventa un dogma, una verità assoluta, una conseguenza inevitabile.
Tanto più – e siamo alla seconda tecnica – quando sotto l’impulso di una crisi moralmente impressionante e socialmente distruttiva si potrà far cadere le residue resistenze come invece non accadrebbe mai in tempi normali. E’ il concetto spiegato da Mario Monti, in un impeto di inspiegabile sincerità, qualche anno fa in questo video.
A questa seconda fase non si è ancora giunti, nonostante le condizioni drammatiche dell’economia italiana. Siamo ancora alla prima. Fateci caso: lo ripete Draghi e Renzi lo applaude (vedi qui), Napolitano dovrebbe difendere la Costituzione ma da anni si prodiga per smantellare quel che resta dell’indipendenza italiana a vantaggio dell’amatissima Unione europea (digitate su un motote di ricerca le parole “Napolitano cedere sovranità” e usciranno decine di citazioni).
L’ultimo caso è di Padoan, la cui appartenenza all’establishment filoeuropeista e globalista, è nota agli addetti ai lavori. L’altro giorno intervenendo in aula in Senato ha tenuto un discorso a modo suo esemplare, che il Sole24Ore ha correttamente titolato così: Padoan: sì all’unione fiscale, bisogna cedere altra sovranità alla Ue.
La tesi è che cedendo sovranità alla Ue l’Italia ritroverà il cammino della crescita. La storia recente rivela il contrario: da quando l’Italia ha ceduto quote di sovranità ha subito un processo di ingiustificata e finora irreversibile deindustrializzazione e di crescente impoverimento della popolazione, come dimostra tra gli altri Alberto Bagnai nel suo ultimo, eccellente saggio L’Italia può farcela.
Ma i fatti non contano per chi persegue un’agenda di lungo periodo e ama talmente tanto il proprio Paese da sognare di vederlo dissolto nel grande magma che prende il nome di Unione europea.
Suvvia, italiani, non siate scortesi. E cedetela questa sovranità! Tra un po’ non avrete più nulla da perdere…

Marcello Foa 3 dic 2014


fonte: http://blog.ilgiornale.it/foa

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