"Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli
immigrati? Il traffico di droga rende meno". Salvatore Buzzi, braccio
destro e sodale di Massimo Carminati nella cupola affaristica che ha
avvelenato Roma, intercettato svela qual è il suo business principale.
Lui, signore delle coop, lo dice chiaramente in un'intercettazione
allegata nelle circa 1200 pagine dell'ordinanza che ieri ha svelato la
'cupola' di affari e politica e portato in carcere 37 persone e che vede
tra gli indagati anche l'ex sindaco Gianni Alemanno. L'affare dei
centri di accoglienza per rifugiati e immigrati è, secondo la Procura di
Roma, garantito dall'ex vicecapo di gabinetto all'epoca
del'amministrazione Veltroni, Luca Odevaine, descritto nell'ordinanza
come "un signore che attraversa, in senso verticale e orizzontale, tutte
le amministrazioni pubbliche più significative nel settore
dell'emergenza immigrati". Ed eccolo l'altro business della cupola nera.
"Noi quest'anno abbiamo chiuso... con quaranta milioni di fatturato ma
tutti i soldi e gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull'emergenza
alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a
zero", dice Buzzi al telefono con un altro indagato. Secondo l'ordinanza
Buzzi ha gestito tramite di una rete di cooperative "le attività
economiche della associazione nei settori della raccolta e smaltimento
dei rifiuti, della accoglienza dei profughi e rifugiati, della
manutenzione del verde pubblico e negli altri settori oggetto delle gare
pubbliche aggiudicate anche con metodo corruttivo". Buzzi tentava
l'aggancio con Marino - "E mo vedemo Marino, poi ce pijiamo 'e misure
con Marino", dice in un'intercettazione Salvatore Buzzi. E' il 2013, il
chirurgo Pd è diventato sindaco di Roma e 'Mafia Capitale' ha il
problema di insinuarsi nella nuova amministrazione. Perchè "se vinceva
Alemanno ce l'avevamo tutti comprati", sostiene Buzzi, che però conta di
avere buone carte anche nel Pd. "C'avemo Ozzimo - dice - (Daniele, poi
nominato assessore alla Casa indagato e ieri dimessosi, ndr)" e altri
tre nomi che non sono tra i 40 indagati resi noti ieri. E ancora "me so'
comprato Coratti (Presidente Pd dell'Assemblea capitolina indagato e
ieri dimessosi, ndr) - dice Buzzi -, lui sta con me, gioca con me
ormai". Altro "cavallo" della "scuderia" di Carminati è Luca Odevaine,
ex vice capo gabinetto di Walter Veltroni e ora membro del Tavolo
nazionale sui richiedenti asilo, il business immigrazione delle coop di
Buzzi. Il quale afferma di dargli cinquemila euro al mese. Ma avvicinare
Marino non è facile. Il capo Carminati in un'intercettazione dice:
"Loro stanno facendo un'operazione direttamente con Zingaretti per
sistemarsi Berti (Giuseppe, avvocato nominato da Gianni Alemanno nel Cda
di Ama, indagato, ndr) questi qua, pe sistemasse... perché de
Zingaretti se fidano de Marino non se fida nessuno". Mafia Capitale
riuscirà però - secondo l'inchiesta - a piazzare Italo Walter Politano
alla guida della Direzione Trasparenza, di fatto il capo
dell'anticorruzione del Campidoglio. Politano oggi è stato rimosso. Il
libro mastro del clan affidato ad una donna - Il clan mafioso di Massimo
Carminati era in possesso anche di un libro mastro che conteneva "una
vera partita doppia del dare e avere illecito dei destinatari delle
tangenti". Il dato emerge dall'ordinanza di custodia firmato dal gip di
Roma Flaminia Costantini. La contabilità era stata affidata ad una
donna, Nadia Cerrito, finita ieri in carcere. Nel libro sono riportati
anche "i costi illegali sostenuti - scrive il gip - dall'organizzazione
per il raggiungimento del suo scopo nel settore
economico-istituzionale". Contiene l'indicazione "dei soggetti cui
vengono veicolati i profitti, come Carminati, o come Fabrizio Franco
Testa, testa di ponte di Mafia Capitale verso la politica e la pubblica
amministrazione". Carminati sapeva di indagine"mostruosa". Lamenta: non è
più come una volta Carminati era a conoscenza di una indagine a suo
carico che definiva "mostruosa". Il dato emerge dall'ordinanza di
custodia firmata dal gip Flaminia Costantini. L'ex Nar nel corso del
colloquio sbotta e afferma: ''ce stanno a comincià a dimostrà che stanno
a fà carte false per qua per inculà... la gente eh...se vonno inculà...
non è più come una volta". Le indagini - Non solo il Campidoglio, gli
enti pubblici e le aziende municipalizzate, ma anche la Regione Lazio.
Gli accertamenti della procura di Roma sulla cupola mafiosa sgominata
nella capitale puntano ora anche sul livello di infiltrazione
dell'organizzazione capeggiata da Massimo Carminati nei palazzi di via
della Pisana e di via Cristoforo Colombo. Le indagini, secondo quanto si
apprende, prendono esame sia l'attuale amministrazione, sia quella
precedente. Boldrini: totale sdegno, chiarezza quanto prima - "Manifesto
totale sdegno. Bisogna fare quanto prima chiarezza, chi ha
responsabilità deve renderne conto quanto prima", commenta la presidente
della Camera Laura Boldrini. "La giustizia deve andare avanti fino in
fondo", ritenendo "deprecabile che ci sia gente che fa affari anche
sulle spalle delle persone più deboli". Alemanno: mi autosospendo da
incarichi in Fdi - "Cara Giorgia, ti comunico la mia irrevocabile
decisione di autosospendermi da tutti gli organi del Partito, fino a
quando la mia posizione non sarà pienamente e positivamente chiarita".
Lo scrive Gianni Alemanno in una lettera inviata al Presidente di Fdi
Giorgia Meloni. "In questo momento il mio impegno principale non può non
essere quello di capire realmente la portata di questa inchiesta e di
dimostrare in maniera chiara e puntuale, in tutte le sedi, la mia
estraneità agli addebiti che mi vengono mossi". "Nello stesso tempo -
scrive ancora - mi rendo conto della necessità di evitare facili
strumentalizzazioni che potrebbero usare queste vicende per attaccare
l'immagine di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, che evidentemente
nulla c'entra con tutto ciò". Marino: ho sbarrato porta ad inciuci.
Cambieremo città - "L'ho detto e lo ripeto. Abbiamo sbarrato la porta
agli interessi, agli inciuci, ai rapporti poco chiari. Il nostro
obiettivo resta uno e uno soltanto: cambiare questa città solo per i
romani e le romane". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commentando
su Facebook l'indagine della Procura di Roma sulla 'Mafia Capitale'.
03 dicembre 2014
fonte: http://notizie.tiscali.it
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