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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

03/12/14

Business immigrati-zingari 'Rendono più della droga'




 
"Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno". Salvatore Buzzi, braccio destro e sodale di Massimo Carminati nella cupola affaristica che ha avvelenato Roma, intercettato svela qual è il suo business principale. Lui, signore delle coop, lo dice chiaramente in un'intercettazione allegata nelle circa 1200 pagine dell'ordinanza che ieri ha svelato la 'cupola' di affari e politica e portato in carcere 37 persone e che vede tra gli indagati anche l'ex sindaco Gianni Alemanno. L'affare dei centri di accoglienza per rifugiati e immigrati è, secondo la Procura di Roma, garantito dall'ex vicecapo di gabinetto all'epoca del'amministrazione Veltroni, Luca Odevaine, descritto nell'ordinanza come "un signore che attraversa, in senso verticale e orizzontale, tutte le amministrazioni pubbliche più significative nel settore dell'emergenza immigrati". Ed eccolo l'altro business della cupola nera. "Noi quest'anno abbiamo chiuso... con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi e gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull'emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero", dice Buzzi al telefono con un altro indagato. Secondo l'ordinanza Buzzi ha gestito tramite di una rete di cooperative "le attività economiche della associazione nei settori della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della accoglienza dei profughi e rifugiati, della manutenzione del verde pubblico e negli altri settori oggetto delle gare pubbliche aggiudicate anche con metodo corruttivo". Buzzi tentava l'aggancio con Marino - "E mo vedemo Marino, poi ce pijiamo 'e misure con Marino", dice in un'intercettazione Salvatore Buzzi. E' il 2013, il chirurgo Pd è diventato sindaco di Roma e 'Mafia Capitale' ha il problema di insinuarsi nella nuova amministrazione. Perchè "se vinceva Alemanno ce l'avevamo tutti comprati", sostiene Buzzi, che però conta di avere buone carte anche nel Pd. "C'avemo Ozzimo - dice - (Daniele, poi nominato assessore alla Casa indagato e ieri dimessosi, ndr)" e altri tre nomi che non sono tra i 40 indagati resi noti ieri. E ancora "me so' comprato Coratti (Presidente Pd dell'Assemblea capitolina indagato e ieri dimessosi, ndr) - dice Buzzi -, lui sta con me, gioca con me ormai". Altro "cavallo" della "scuderia" di Carminati è Luca Odevaine, ex vice capo gabinetto di Walter Veltroni e ora membro del Tavolo nazionale sui richiedenti asilo, il business immigrazione delle coop di Buzzi. Il quale afferma di dargli cinquemila euro al mese. Ma avvicinare Marino non è facile. Il capo Carminati in un'intercettazione dice: "Loro stanno facendo un'operazione direttamente con Zingaretti per sistemarsi Berti (Giuseppe, avvocato nominato da Gianni Alemanno nel Cda di Ama, indagato, ndr) questi qua, pe sistemasse... perché de Zingaretti se fidano de Marino non se fida nessuno". Mafia Capitale riuscirà però - secondo l'inchiesta - a piazzare Italo Walter Politano alla guida della Direzione Trasparenza, di fatto il capo dell'anticorruzione del Campidoglio. Politano oggi è stato rimosso. Il libro mastro del clan affidato ad una donna - Il clan mafioso di Massimo Carminati era in possesso anche di un libro mastro che conteneva "una vera partita doppia del dare e avere illecito dei destinatari delle tangenti". Il dato emerge dall'ordinanza di custodia firmato dal gip di Roma Flaminia Costantini. La contabilità era stata affidata ad una donna, Nadia Cerrito, finita ieri in carcere. Nel libro sono riportati anche "i costi illegali sostenuti - scrive il gip - dall'organizzazione per il raggiungimento del suo scopo nel settore economico-istituzionale". Contiene l'indicazione "dei soggetti cui vengono veicolati i profitti, come Carminati, o come Fabrizio Franco Testa, testa di ponte di Mafia Capitale verso la politica e la pubblica amministrazione". Carminati sapeva di indagine"mostruosa". Lamenta: non è più come una volta Carminati era a conoscenza di una indagine a suo carico che definiva "mostruosa". Il dato emerge dall'ordinanza di custodia firmata dal gip Flaminia Costantini. L'ex Nar nel corso del colloquio sbotta e afferma: ''ce stanno a comincià a dimostrà che stanno a fà carte false per qua per inculà... la gente eh...se vonno inculà... non è più come una volta". Le indagini - Non solo il Campidoglio, gli enti pubblici e le aziende municipalizzate, ma anche la Regione Lazio. Gli accertamenti della procura di Roma sulla cupola mafiosa sgominata nella capitale puntano ora anche sul livello di infiltrazione dell'organizzazione capeggiata da Massimo Carminati nei palazzi di via della Pisana e di via Cristoforo Colombo. Le indagini, secondo quanto si apprende, prendono esame sia l'attuale amministrazione, sia quella precedente. Boldrini: totale sdegno, chiarezza quanto prima - "Manifesto totale sdegno. Bisogna fare quanto prima chiarezza, chi ha responsabilità deve renderne conto quanto prima", commenta la presidente della Camera Laura Boldrini. "La giustizia deve andare avanti fino in fondo", ritenendo "deprecabile che ci sia gente che fa affari anche sulle spalle delle persone più deboli". Alemanno: mi autosospendo da incarichi in Fdi - "Cara Giorgia, ti comunico la mia irrevocabile decisione di autosospendermi da tutti gli organi del Partito, fino a quando la mia posizione non sarà pienamente e positivamente chiarita". Lo scrive Gianni Alemanno in una lettera inviata al Presidente di Fdi Giorgia Meloni. "In questo momento il mio impegno principale non può non essere quello di capire realmente la portata di questa inchiesta e di dimostrare in maniera chiara e puntuale, in tutte le sedi, la mia estraneità agli addebiti che mi vengono mossi". "Nello stesso tempo - scrive ancora - mi rendo conto della necessità di evitare facili strumentalizzazioni che potrebbero usare queste vicende per attaccare l'immagine di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, che evidentemente nulla c'entra con tutto ciò". Marino: ho sbarrato porta ad inciuci. Cambieremo città - "L'ho detto e lo ripeto. Abbiamo sbarrato la porta agli interessi, agli inciuci, ai rapporti poco chiari. Il nostro obiettivo resta uno e uno soltanto: cambiare questa città solo per i romani e le romane". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino commentando su Facebook l'indagine della Procura di Roma sulla 'Mafia Capitale'. 
 
03 dicembre 2014
fonte: http://notizie.tiscali.it

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