E' giunta l'ora del cambio di marcia. Abbiamo l'obbligo morale e
politico di dare un segnale chiaro all'India e a tutto il mondo. Sono
ormai tre anni che subiamo contraccolpi da uno Stato, quello Indiano,
che ha preso di mira la nostra debolezza diplomatica, giocando con la
nostra Sovranità e peggio ancora con la vita di due nostri connazionali
sempre più provati e messi alla prova dal limite dell'umana pazienza.
Ogni volta che li abbiamo visti in televisione o in video messaggi, o
letto loro interviste o dichiarazioni, ci siamo meravigliati, stupiti e
compiaciuti per la dignità e l'orgoglio che sempre hanno manifestato.
Non è un buon motivo questo per metterli dinnanzi ad ulteriori prove.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, hanno bisogno ora di vedere
che anche il Governo sia dalla loro parte. Non attraverso promesse,
telefonate o visite, ma attraverso una PRIMA PRESA DI POSIZIONE FERMA,
che è mancata sin dal 15 Febbraio 2012.
L'ultima doccia fredda
arrivata poche ora fa da New Dheli attraverso il portavoce del Governo
Indiano parla chiaro "si deve capire che questa non e' una discussione
solo fra due governi, ma coinvolge la giustizia indiana che e' libera,
trasparente e imparziale e che si formera' una opinione indipendente su
quanto e' avvenuto". Solo qualche giorno fa la nostra stampa che prende
spunti ovviamente dagli indirizzi del nostro Governo, sbandierava quasi
come una vittoria, il fatto che i due esecutivi stessero dialogando e
che quello indiano stava prendendo in considerazione le richieste
italiane.
Anche un bambino sa leggere tra le righe l'ultima
Ansa..... prima saranno condannati e poi si potrà parlare di accordi.
Ancora la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica li da per
colpevoli. Mai abbiamo sentito parlare qualcuno dei nostri Ministri di
questi tre Governi delle Prove dell'Innocenza che non solo dimostrano
che l'intero impianto accusatorio è viziato, ma che le prove raccolte
scagionano i nostri due Fucilieri di Marina del Battaglione San Marco,
dimostrando addirittura la loro estraneità ai fatti imputati.
E'
giunto il momento quindi di unirci a tutto il nostro Governo e chiedere
con fermezza il ritiro immediato delle Missioni Anti Pirateria, almeno
fino a che non vengano riconusciuti i diritti violati di due militari
italiani ingiustamente trattenuti in una Nazione che tutta si è
dimostrata tranne che amica.
Non credo che i rapporti commerciali
saranno compromessi, anzi sono convinto che abbiamo la possibilità in
questo modo di dare un segnale non solo all'India ma a tutto il mondo
che l'Italia è finalmente pronta a non farsi violare la propria
Sovranità.
SIAMO IN DEBITO CON I MARO'!!!!
Nicola Marenzi
Fonte:https://www.facebook.com/events/1609329319290775/?ref=29&ref_notif_type=event_mall_comment&source=1
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