BERLINO – L’economista capo di Deutsche Bank ha delineato un quadro scoraggiante per l’eurozona nei prossimi anni: “Il costo per tenere unita l’eurozona e’ stato una intera generazione perduta”, ha dichiarato David Folkerts-Landau di fronte ai giornalisti a Francoforte.
Secondo l’economista un’unione monetaria costruita in modo sbagliato e con strutture troppo diverse tra loro ha portato ad una crisi che si traduce in una elevata disoccupazione giovanile e in un bassissimo livello di crescita.
Nonostante le cupe previsioni economiche, pero’, Folkerts-Landau ritiene che i sacrifici necessari a tenere in vita l’euro non siano stati vani: “La maggior parte dei cittadini europei e’ pronta a pagare questo prezzo per avere un’Europa piu’ unita”, ha dichiarato l’economista, che ha elogiato la gestione della crisi da parte del cancelliere tedesco Angela Merkel. Ma questo apprezzamento va letto in chiave politica nei confronti del governo tedesco e non in chiave economica rispetto l’euro in quanto tale.
Ormai da tempo le previsioni di crescita di Deutsche Bank per l’eurozona sono tra le piu’ pessimistiche: per il prossimo anno la banca tedesca prevede una crescita di appena l’1 per cento.
“Il problema centrale continua ad essere la mancanza di riforme nazionali”, ha affermato Folkerts-Landau, secondo cui l’attuazione di riforme strutturali per il rafforzamento della crescita resta “molto limitata”.
Il debito pubblico dell’Italia, ad esempio, e’ arrivato ormai al 138 per cento del Pil e da anni la crescita e’ a zero – ha sottolineato.
Generalmente questa situazione dovrebbe scatenare una crisi di sostenibilita’ del debito sovrano: “Ma la Bce e’ pronta a fare da rete di sicurezza”, ha spiegato l’economista. Finchè sarà possibile.
Nella sostanza, il numero uno degli economisti della prima banca della Germania, qual è Deutsche Bank, ha annunciato la fine dell’euro.
max parisi - 11 dic 2014
Fonte www.ilnord.it
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