Più di qualcuno ha da subito avanzato dubbi e perplessità sulla nuova
app Immuni realizzata per contrastare – o almeno così dicono – la
diffusione del covid-19. E più di qualcuno ha avanzato dubbi e
perplessità su degli strani movimenti tra Italia e Cina. Ma finché sono
giornalisti, analisti e commentatori, non si crea troppo rumore. Se ad
alzare le antenne, però, ora sono anche i Servizi segreti, allora
qualcosa sotto c’è. Fabio Martini ricostruisce il retroscena su La Stampa:
“Negli ultimi giorni da quegli ambienti trapela una nuova pista di
indagine: tracciare i ‘movimenti’ cinesi su due prede italiane, la app
Immuni e Borsa Italiana. Certo, piste diversissime tra loro, che
curiosamente portano ad uno stesso punto di partenza: Hong Kong, il
‘porto profumato’ della Repubblica popolare cinese”.
Nei giorni scorsi La Stampa aveva anticipato l’interesse dei
proprietari della Borsa di Parigi per l’acquisizione di Borsa Italiana,
la società che gestisce Piazza Affari, ma ora è affiorato anche
l’interesse degli operatori di Hong Kong. E si capisce perché: “Borsa
Italiana – si legge su La Stampa – è centro nevralgico di
informazioni sulle imprese quotate. E ci sono cinesi anche tra i soci di
Bending Spoons, la società chiamata a gestire Immuni, la app che
dovrebbe realizzare il tracciamento della popolazione ai fini della
lotta alla pandemia. Ad una società partecipata da cinesi toccherebbe
gestire database preziosi e strategici, come quelli sullo stato di
salute e ai movimenti di milioni di italiani”.
Per la Cina, l’Italia, ferita dal coronavirus, è tornata ad essere
preda appetitosa. Sulla app “Immuni” il Copasir, il Comitato per i
Servizi presieduto dal leghista Raffaele Volpi, sta cercando di capire
un aspetto essenziale: visto che tra i soci della Bending Spoons c’è il
fondo Nuo Capital, che investe in Italia con capitali cinesi, possibile
che a gestire dati così sensibili non sia un soggetto pubblico? Scrive
sempre Fabio Martini: “E ancora: Stephen Cheng, manager cinese presente
nella Bending ha qualche parentela con un alto personaggio presente nel
Comitato centrale del Pc cinese?”.
E non è finita: “Come mai la ministra dell’innovazione Paola Pisano
avrebbe coperto col segreto i lavori istruttori che hanno portato alla
scelta della Bending Spoons?”. Ci auguriamo che arrivino presto delle
risposte su questo fronte perché la questione è decisamente delicata.
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