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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

06/03/14

" bisogna alzare forte la voce "






Ardea 6/3/2014
 
...e ad Ardea si continua a parlare di sicurezza, c'è stato un consiglio comunale che doveva essere improntato su questa questione...doveva....

Il senso di sicurezza non è un vestito da indossare, è una sensazione, tanto più sentita quanto più si avverte la presenza dello Stato, quello che non ti lascia solo, che ti segue, ti ascolta e riesce a risolvere i problemi che affliggono la comunità. Quei problemi che quando invece si protraggono nel tempo, ti provocano una sensazione di “violenza”, che può entrarti in casa, nel tuo intimo, che ti perseguita, che contamina il vivere quotidiano, le azioni più comuni e semplici che non possiamo fare a meno di fare............una indescrivibile insicurezza.

Leggevo ieri su un quotidiano di informazione locale ( Vd. Il Pontino N°5 – 1/15 marzo 2014 ) alcune dichiarazioni di esponenti politici del Comune Rutulo, sulle quali preferisco non commentare, e “ Una forte nota dell'Associazione Nuova California in merito alla sicurezza del territorio “
" BISOGNA ALZARE FORTE LA VOCE “.
Una nota nella quale, ancora una volta, si riafferma la vocazione turistica che dovrebbe avere il comune di Ardea e di come ciò non possa essere possibile, motivo principale la mancanza di sicurezza e controlli, e ciò che ne consegue, non per lo scarso impegno delle Forze dell'ordine quanto per la carenza di uomini e mezzi. E si che Ardea, nell'ultimo rapporto presentato dalla Regione sulla criminalità nel Lazio non si trova certo agli ultimi posti ed è quindi un mistero se dopo tanti anni di cronaca nera e ripetute richieste, si lamenta ancora la scarsa presenza di tutori dell'ordine, considerato anche che, secondo gli addetti ai lavori, uno dei più efficaci deterrenti contro le attività criminose è proprio il controllo del territorio, e per questo servono appunto uomini e mezzi. Una denuncia di oggi,  quella dell'Associazione, che credo si ripeta da anni.
Nella nota si fa cenno anche al complesso “ LE TORRI ” da anni occupato illegalmente da extracomunitari nulla facenti e rom, dove gli abitanti che vivono nelle immediate vicinanze sono costretti da tempo a convivere e ad assistere inermi a soprusi di ogni genere che vanno dallo spaccio della droga ai furti nelle abitazioni, passando per ogni tipo di attività illecite. Gli stessi soprusi che sono stati costretti a subire, ed in parte subiscono ancora, alcuni abitanti regolari che vivono nel complesso “ LIDO DELLE SALZARE “.
E quelli che hanno la sfortuna di possedere un appartamento confinante con il residence, comprato con tanti sacrifici, vivono di fatto nel terrore, in continua apprensione nel periodo estivo e non di meno durante l'inverno per il timore di furti, o che l'appartamento venga abusivamente occupato e danneggiato. Basta farsi una passeggiata su Google per rendersi conto della quantità impressionante di atti delinquenziali di cui è stato testimone quello che viene chiamato anche “ Il Serpentone”.
Il complesso, oggetto anche di innumerevoli vertenze giudiziarie, sorge a pochi passi dalla litoranea e a un centinaio di metri dal sito archeologico Castrum Inui ( http://www.castruminui.it/ ), le vie che lo circondano non sono illuminate, le strade non sono manutenute, si tocca con mano la scarsa presenza delle istituzioni. E quando chi vive ai bordi della legalità incontra un sito come questo ha trovato il suo paradiso....e qui si ferma.

Di seguito alcuni scatti relativi al residence, sono di ieri, un degrado ambientale che nel corso della scorsa estate ci ha regalato la gradita presenza di mosche, mosconi, zanzare e topi, un buon odore e qualche sana boccata di diossina quando qualche cumulo di rifiuti andava a fuoco.
Insomma, se l'Italia ha vinto l'Oscar e Roma si fa pubblicità con “ la grande bellezza “ qui trionferebbe, mettendo da parte la vergogna, “ La grande monnezza “.





   







emme


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