L’Italia ha presentato fin dal 18 dicembre una proposta riguardante
una soluzione consensuale della questione dei due malcapitati Fucilieri
di Marina in ostaggio degli Indiani.
Chi lo ha detto? Il Governo ne ha informato il Parlamento? E’ stata data risposta ad interrogazioni parlamentari?
Nossignori. Parlamento, Stampa italiana, Cittadini Italiani (oltre naturalmente quei due insignificanti personaggi…) non meritano tanto.
Si è saputo dalla Controparte, che, a questo punto non sa più bene quale sia, forte essendo il sospetto che la “controparte” dei due Marò e di chi si batte per loro sia a Nuova Delhi, non a Roma (e dintorni).
Chi lo ha detto? Il Governo ne ha informato il Parlamento? E’ stata data risposta ad interrogazioni parlamentari?
Nossignori. Parlamento, Stampa italiana, Cittadini Italiani (oltre naturalmente quei due insignificanti personaggi…) non meritano tanto.
Si è saputo dalla Controparte, che, a questo punto non sa più bene quale sia, forte essendo il sospetto che la “controparte” dei due Marò e di chi si batte per loro sia a Nuova Delhi, non a Roma (e dintorni).
Dal diciotto dicembre ad oggi voci
allarmanti sono circolate. Da parte della “controparte” italiana (si fa
per dire) solo generiche espressioni che, da altre provenienti, si
sarebbero dovute considerare tranquillizzanti. Nessun cenno alla
proposta, che ora (cioè da tre mesi, un bel po’ anche secondo gli
andazzi Indiani) “è allo studio” degli esperti Indiani. Dio
ci salvi! Non dalle contromosse dei più o meno esperti (ma finora sono
stati espertissimi nello spillarci quattrini, coprire responsabilità di
loro connazionali e prenderci, poco diplomaticamente, per i fondelli).
Ci salvi dalla nostra “proposta”.
Una proposta riservatissima, segreta. Perché? Per non dispiacere agli
Indiani? Ma via! Se sono stati loro a “rivelarne l’esistenza!”.
Riservata, segreta per l’Italia, gli Italiani, il Parlamento etc. Perché? La risposta è una sola: E’ UNA PROPOSTA INDECENTE, inconfessabile alla Nazione Italiana.
E’ da sperare che, almeno ora, quanti si sono messi a posto con la
propria coscienza proclamando pappagallescarmente lo slogan “riportiamo a
casa i nostri Marò”, si sveglino e cerchino, se ci riescono, di
ragionare. E di non lasciar prendere, per loro tramite per i fondelli,
già molto provati, il Popolo Italiano.
- Mauro Mellini
- Giovedì, 26 Marzo 2015
fonte: http://www.lsblog.it
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