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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

24/04/15

IMMIGRAZIONE, IL SUMMIT DI BRUXELLES __ UN FALLIMENTO

 

     Non è la #voltabuona per una politica estera 

 di

 
Si chiama col nome giusto: fallimento, vuoi per manifesta incapacità sua e di chi lo circonda e consiglia, vuoi perché proprio non c’è l’idea, né il progetto, figuriamoci la passione, vuoi perché spararle grosse sul patrio suolo è evidentemente più facile che spuntarla nel mondo, e se sei un premier debole come tale vieni riconosciuto e trattato. Ha fallito il vertice europeo sull’immigrazione, visto che a parte un po’ di soldi, di accoglienza profughi sul vasto territorio dell’Unione non si parla; ha fallito la visita lampo a Washington, visto che nonostante l’apprezzamento per il vino toscano e il dinamismo di Matthew, Obama non ha ritenuto neanche di dover informare il premier italiano sull’uccisione di un cittadino italiano risalente a tre mesi prima, perché la notizia era ancora riservata; ha fallito l’accordo con l’Onu sulla Libia, perché né Washington ha incoraggiato né Ban ki Moon si sogna di permettere che l’Italia sia a capo di una missione internazionale. Ecco, questo è il bilancio del governo in politica estera, e non mi soffermo sugli sberleffi che ci fa l’India per i marò, che tanto questa ormai è letteratura dell’orrore; non mi soffermo sulla sparizione della denominazione italiana dai prodotti alimentari, perché in questo caso insieme ai baldi giovinotti renziani andrebbero passati per le armi tutti i parlamentari italiani eletti in Europa e un paio di governi prima di questo. Della pericolosa farsa con l’Iran ha scritto prima e molto più efficacemente di me su L’Intraprendente Giulio Terzi.
Tutti zitti? Pare proprio di si. Sarà anche che gli italiani tra le varie questioni vitali che dimenticano di osservare e tenere nel debito conto, mettono al primo posto il prestigio e perfino la dignità nazionali nel mondo, sarà che in Italia le campagne le decidono giornali e talk show, certo è che nella narrazione fantastica di RenziBullo sulle magnifiche sorti e progressive del Paese, possiamo mettere a pieno titolo la politica estera. Una grande soddisfazione secondo l’occupante di Palazzo Chigi, un disastro micidiale secondo il buon senso e il principio della realtà.
Cominciamo dall’ultima notizia in ordine di tempo: la morte in Pakistan di Giovanni Lo Porto, prigioniero da tre anni, ucciso dal fuoco amico di un drone americano, resa nota da Washington mercoledì scorso, subito dopo una visita ufficiale italiana, non appena declassificata, cioè pubblica. Che vuol dire? Semplice, che la scorsa settimana, l’amministrazione Obama non ha detto una parola alla delegazione italiana sulla fine del nostro concittadino perché non l’ha ritenuta affidabile nel gestire informazioni riservate, cioè classified, ancora per qualche giorno. Non ha ritenuto che il primo ministro italiano avrebbe tenuto la bocca chiusa, si sarebbe controllato, non avrebbe spifferato la cosa in conferenza stampa e così via. Per altro, nonostante abbracci e sorrisi, gli aveva appena comunicato, questo sì con chiarezza, che: l’Italia non sarà a capo di una missione internazionale in Libia; l’Italia invece deve mantenere il suo contingente a Herat in Afghanistan per sei mesi in più, fino alla fine dell’anno.
Veniamo alla dolorosa questione dei clandestini che invadono le coste italiane, ai quali, come ha scritto Bloomberg, facciamo da taxi. Renzi ha chiesto il Consiglio europeo straordinario di giovedì, come se dovesse scaturirne una decisione straordinaria, e Renzi alla conclusione ha addirittura parlato di risultato e soddisfazione enormi. Invece ci viene concesso solo il triplicamento dei fondi per l’operazione Triton, e sempre pochi restano, non viene affrontato il problema della gestione dei flussi immigratori e non ci sono impegni concreti su accoglienza e interventi di prevenzione, al contrario un certo numero du nazioni, Inghilterra in testa, ha esplicitamente dichiarato che non entra neanche uno spillo. C’è una chicca che tengo a far notare: una task force europea controllerà la cosiddetta fotosegnalazione dei migranti, nel senso che non si fidano.
È andata male anche all’Onu. L’Italia chiedeva l’autorizzazione a entrare nelle acque libiche e bombardare i barconi degli scafisti, ma il Palazzo di Vetro ha detto di no, anche se un incontro tra premier italiano e segretario generale è in programma tra pochi giorni.
Forse se personaggi che dovrebbero essere stato consegnati al passato, come Enrico Letta e perfino Romano Prodi, si consentono di intervenire così criticamente e pesantemente, è perché le critiche pesanti le ascoltano in informati ambienti internazionali. Peccato che nel fantastico mondo dell’opposizione che si sogna addirittura come futuro Partito Repubblicano, il massimo del guizzo sia sulla disputa tra Tajani e la Rossi.

24 aprile 2015
fonte: http://www.lintraprendente.it

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