L'intervista
Nel giorno della più grande tragedia del Mediterraneo con 700 morti in mare, Edward Luttwak
sulla questione degli sbarchi in Italia usa parole forti. Il politologo
americano in un'intervista a Il Giorno dice che l'Italia deve reagire
non può accettare più passivamente l'invasione "dei disperati e fare
affidamento sulle peraltro inefficaci organizzazioni internazionali". Dà
anche un suggerimento molto chiaro: "Per arginare questa spaventosa
invasione non basta cambiare il nome all' operazione condotta dalla
marina italiana. Non basta ribattezzare Mare Sicuro la vecchia Mare
Nostru. La prima cosa da fare è spedire i droni sulle coste libiche e
distruggere i barconi che servono ai trafficanti di essere umani".
Pericolo buonismo - Luttwak, poi mette in guardia dal
buonismo: "Avete il Papa in casa. E anche i buonisti incalliti
soprattutto a sinistra. Ma con la carità cristiana e il buonismo non si
risolve la situazione". Il politologo sottolinea come Malta già pratica
il blocco delle coste e che questa è una prerogativa di tutti gli Stati
che vogliano proteggere le loro coste. "Mma in Italia il condizionamento
del Vaticano è troppo forte. Quella italiana è una sovranità dimezzata.
E poi, come dicevo prima, un blocco navale rallenterebbe ma non
impedirebbe la navigazione. Meglio, molto meglio distruggere i barconi
quando sono ancora in Libia".
19 aprile 2015
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