18 Aprile 2015 - Nei
giorni scorsi alcuni di noi hanno condotto una massiccia azione
informativa su molti media indiani ed internazionali (ovviamente
nell'ambito delle nostre possibilità) tesa a far conoscere all'opinione
pubblica mondiale quello che i giornali e le televisioni italiane
asserviti al potere non hanno il coraggio di dire in modo chiaro, deciso
e continuato. Cioè che Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono innocenti e completamente estranei ai fatti loro contestati.
Naturalmente lo
scoprire che la versione ufficiale di quanto successo al largo delle
coste del Kerala in quell'ormai lontano 15 Febbraio 2012 e propagandata
sui mezzi d'informazione di tutto il mondo possa non essere altro che un
insieme di menzogne costruito ad arte da politici e funzionari corrotti
per tornaconti politici è per il lettore indiano già di per sé
abbastanza sconvolgente.
Ciò che
tuttavia risulta davvero difficile credere a quella gran parte di
opinione pubblica indiana che legge e si informa in buona fede non è
tanto la possibilità che alcuni politici e la polizia indiana possano
avere completamente manipolato prove ed indagini. A questo purtroppo in
India sono abituati.
Quello che
risulta davvero difficile credere è che siano stati i vertici politici,
militari e diplomatici italiani a voler far passare i marò come
colpevoli di un crimine odioso che non hanno mai commesso.
Giustamente
alcuni lettori indiani ci hanno quindi fatto presente che è stato De
Mistura, mai smentito da tre governi che si sono succeduti, a dichiarare
in veste ufficiale di rappresentante del governo italiano:
“La morte
dei pescatori è stato un incidente non voluto, un'uccisione accidentale.
Non era nelle intenzioni dei marò che questo succedesse, ma
sfortunatamente è avvenuto.”
Ci hanno fatto presente che è stato il rapporto dell'ammiraglio Piroli, arrivato chissà come nelle mani de La Repubblica proprio nel momento in cui il governo Letta si
stava spendendo in ogni modo per chiudere la vicenda attraverso un
processo in India che condannasse i marò per omicidio, a certificare la
responsabilità dei militari italiani nella morte dei pescatori.
Ci hanno fatto
presente che è stato il governo italiano a riconoscere le responsabilità
dei marò versando alle famiglie dei pescatori ricche ricompense per
quanto causato. Perché nessuno Stato al mondo potrebbe mai essere così
stupido da pagare per colpe non commesse, giusto?
Ecco, quello
che agli indiani risulta davvero difficile credere e risulta altrettanto
difficile a noi spiegare, è che tutto quanto si sono piegati a fare e
dire i rappresentanti del cosiddetto Stato italiano sia stato compiuto
sulla base della vergognosa convinzione e strategia (umiliante ed
imbarazzante tanto per chi l'ha messa in atto – l'Italia – che per chi
ne è stato destinatario - l'India) che in una vicenda simile fosse
possibile uscirne con il solito compromesso italico di bassa lega
concordato nel chiuso di segrete stanze e teso solo a proteggere gli
interessi economici e commerciali.
Bisogna essere
italiani e testimoni quotidiani del discredito della nostra classe
dirigente per comprendere non solo che ciò sia potuto accadere, ma anche
come e perché ciò sia potuto succedere. Perché perfino agli indiani,
pur abituati ad ogni nefandezza da parte della loro classe politica, una
cosa del genere appare al di là dell'incredibile.
Da tempo abbiamo con Toni Capuozzo e Luigi Di Stefano pubblicato le prove dell'innocenza dei marò.
Da tempo quindi
qualsiasi governo e qualsiasi politico italiano avrebbero dovuto, come
prima azione per indirizzare la vicenda marò verso una sua corretta
conclusione, smentire le sconcertanti affermazioni fatte dai vari De Mistura, Piroli &
C. e che sono state le vere catene che hanno tenuto prigionieri
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre in questi ultimi due anni.
Avrebbe avuto a disposizione tutti i documenti di supporto per farlo, ma nessuno lo ha fatto.
É per questo che oggi è giusto affermare senza
titubanze che non solo Renzi ed Alfano che sono al governo, ma anche Berlusconi, Grillo, Salvini, Vendola, Meloni & C. che formalmente si dichiarano
all'opposizione in realtà sono stati tutti De Mistura.
Sono tutti esponenti integrati di quel sistema di politici incompetenti ed incapaci che ha affondato l'Italia. Sono i carcerieri italiani dei marò.
(di Stefano Tronconi)
fonte: https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?fref=ts
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