Dieci punti stilati dal commissario europeo per i Migranti, Dimitris Avramopoulos, che verranno discussi nel Consiglio europeo straordinario di giovedì
Per ora è una proposta. Un piano che, probabilmente giovedì, otterrà il
via libera del Consiglio Europeo. I dubbi sono inevitabili visto
l'atteggiamento che l'Unione Europea ha avuto finora nei confronti
dell'emergenza immigrazione. Un disinteresse quasi totale nella speranza
che l'Italia e gli altri Paesi del Mediterraneo se la sbrighino da
soli.
Ma ora, dopo l'ultima tragedia, si cambia. Così oggi il commissario
europeo per i Migranti Dimitris Avramopoulos ha presentato il suo piano
alla riunione dei ministri degli Esteri e degli Interni dell'Ue in
Lussemburgo. E ha annunciato: "Presenteremo queste proposte al Consiglio
Europeo che si riunirà giovedì in sessione straordinaria per affrontare
la situazione nel Mediterraneo". Dieci i punti messi nero su bianco da
Avramopoulos: "rafforzare" le operazioni Triton e Poseidon nel
Mediterraneo "aumentando le sue risorse finanziarie" ed estendendo la
loro area d'intervento; "uno sforzo sistematico per catturare e
distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti"; incontri regolari
fra Europol (l'ufficio di polizia europeo), Frontex (l'agenzia europea
per la gestione delle frontiere esterne), Easo (l'ufficio europeo di
sostegno per l'asilo) ed Eurojust (l'Unità di cooperazione giuridica
europea) per raccogliere informazioni sul modus operandi e i fondi di
cui dispongono i trafficanti di esseri umani; Easo dispiegherà delle
squadre operative in Italia e Grecia; gli Stati membri prenderanno le
impronte di tutti i migranti; verranno considerate opzioni per "un
meccanismo di ricollocazione d'emergenza"; vi sarà un ampio programma
volontario europeo pilota sul reinsediamento per le persone bisognose di
protezione; verrà istituito un programma per mandare rapidamente
indietro i migranti irregolari, coordinato da Frontex; la Commissione e
il Servizio di Azione Esterna dell'Ue s'impegneranno assieme ai paesi
confinanti con la Libia, in particolare verranno rafforzate le
iniziative in Niger; verranno dispiegati Funzionari di collegamento
dell'immigrazione (Ilo) in paesi terzi chiave per raccogliere
informazioni d'intelligence su flussi migratori e rafforzare il ruolo
delle delegazioni europee.
Cambierà qualcosa? La risposta, forse, giovedì.
http://www.iltempo.it - 20 aprile 2015
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