Mentre le iene ululano mi chiedo: quando avremo una memoria condivisa?
Mentre le iene ululano mi chiedo: quando avremo una memoria condivisa?
Mentre
le iene ululano mi chiedo: quando avremo una memoria condivisa? Quando
riconosceremo che uccidere Mussolini fu una necessità storica e rituale
per fondare l'avvenire, ma lo scempio di Piazzale Loreto fu un atto
bestiale di inciviltà e un marchio d'infamia sulla nascente democrazia.
Quando riconosceremo che Salvo d'Acquisto fu un eroe, ma non
fu un eroe Rosario Bentivegna. Quando ricorderemo i sette fratelli
Cervi, partigiani uccisi in una rappresaglia dopo un attentato, e
porteremo un fiore ai sette fratelli Govoni, uccisi a guerra finita
perché fascisti.
Quando diremo che tra i partigiani c'era chi combatteva per la
libertà e chi per instaurare la dittatura stalinista. Quando
distingueremo i partigiani combattenti sia dai sanguinari che dai
partigiani finti e postumi. Quando onoreremo quei partigiani e chiunque
abbia combattuto lealmente, animato da amor patrio, senza dimenticare
il sangue dei vinti. Quando celebrando le eroiche liberazioni,
chiameremo infami certi suoi delitti come per esempio l'assassinio del
filosofo Gentile.
Quando celebrando la Liberazione ricorderemo almeno tre cose: che
nel ventennio nero furono uccisi più antifascisti italiani nella
Russia comunista che nell'Italia fascista (lì centinaia di esuli, qui
una ventina); che morirono più civili sotto i bombardamenti alleati che
per le stragi naziste; che ha mietuto molte più vittime il comunismo in
tempo di pace che il nazismo in tempo di guerra, shoah inclusa. La
pietas copra tutti quei volti violati senza coprire o violare la verità
della storia.
fonte: http://www.ilgiornale.it
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