Cosa dovrà mai dunque fare un politico per essere accusato di tradimento? Giorgio
Napolitano ha sicuramente tradito la Costituzione costringendoci a
vivere nell’illegittimità del colpo di stato compiuto chiamando Mario
Monti a governare, continuando fino ad oggi a non indire mai le
elezioni, mantenendo in vita un Parlamento dichiarato illegittimo dalla
Consulta in quanto dichiarata illegittima la legge elettorale con la
quale è stato eletto.
Tutte le istituzioni attuali sono pertanto illegittime, tutte
le «riforme» decise da Renzi con il consenso di un Parlamento
illegittimo e firmate dall’altrettanto illegittimo presidente della
Repubblica non sono valide e la democrazia non esiste più, come
dimostrato anche dal fatto che i partiti di opposizione pur di
sopravvivere, consentono quasi tutto, oppure si oppongono quando sanno
che comunque la loro opposizione non metterà in crisi il governo.
Giorgio Napolitano ha tradito la Costituzione anche nel
momento in cui, cedendo alla richiesta di Monti di essere in ogni caso
garantito venendo a governarla, lo ha nominato senatore a vita,
lasciando esterrefatti gli italiani che non lo conoscevano affatto.
Eppure la Costituzione precisa che tale carica deve essere motivata da
una ricca produzione letteraria, artistica, scientifica che abbia dato
lustro all’Italia.
Visto che Mario Monti non ha mai prodotto nulla e che perfino nel
mondo bruxellese dove i massoni e bilderberghiani come lui nuotano
benissimo, non ha combinato niente di buono tanto da essere costretto a
dimettersi con due anni di anticipo dalla Commissione europea «per
l’accertata responsabilità collegiale nei casi di frode, cattiva
gestione e nepotismo», è evidente che Napolitano ha esercitato il suo
potere contro la Costituzione e che la nomina di Mario Monti non è
valida.
Ho citato massoni e bilderberghiani: Napolitano ne fa parte
e il suo nome si trova in tutti i libri che si occupano di questo
argomento, così come ci si trova quello di Ciampi, di Monti, di Enrico
Letta, di Draghi, di Amato, di Prodi e così via (di Renzi i cataloghi
della massoneria affermano che non è ancora un iniziato perché attende
l’opportunità di diventarlo in una loggia importante).
Bisogna aggiungere poi il legame fraterno con i numerosi e importantissimi massoni presenti in Vaticano,
i quali naturalmente hanno enormi possibilità per influire sulle nomine
fondamentali ovunque. Questo è dunque il vero problema di una finta
democrazia: gli esponenti di un’associazione, comunque essa si chiami,
sono collegati fra loro sostenendosi nell’occupare le cariche politiche
ed economiche più importanti, e mentre se un politico procede in questo
modo con i suoi parenti, questo comportamento viene considerato un abuso
e un illecito, il legame fra massoni sfugge ad ogni critica.
Il fatto che la massoneria non sia più segreta, non ha cambiato in
nulla la strategia di potere che essi perseguono e che hanno
brillantemente messo in atto con la costruzione dell’Ue e della Bce.
Bruxelles è un loro fortino così come sono esclusivamente loro gli
azionisti della Banca centrale; l’Ue è stata fatta appositamente: per
consegnare a loro l’economia e i redditi europei.
Adesso è stato già fissato il giorno dell’elezione del nuovo
presidente, con elettori illegittimi naturalmente. Nessuno parla? Il
presidente del Senato è un magistrato: non sente il bisogno di essere
lui a indire immediatamente le elezioni e riportare l’Italia nella
legalità?
Ida Magli per il giornale- 16 gennaio 2015
fonte: http://www.imolaoggi.it
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