Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

26/05/14

MILANO, ARRIVANO I FRATELLI MUSULMANI. E già dettano legge in città. ( se Piasapia si schiererà per Morsi libero, che si schieri anche e soprattutto per i Marò liberi! )








Sabato scorso, intorno alle 18:00, un gruppo di egiziani residenti nell’area del milanese, ha inscenato una protesta in Piazza della Scala e più precisamente davanti al portone principale di Palazzo marino, sede del Comune di Milano. La manifestazione, probabilmente non era autorizzata e oggi, domenica 25 maggio, nessun esponente della giunta filo-islamica milanese, ha commentato l’accaduto, o per mancanza di coraggio oppure per pura complicità nell’azione.
Intanto sta il fatto il gruppo di manifestanti  egiziani, brandivano oltre alla bandiera nazionale dell’Egitto anche quelle del famigerato movimento, considerato ormai in quasi tutti i Paesi arabi movimento terrorista, dei Fratelli Musulmani.
Chi pensava che quel movimento fosse lontano dall’Italia si sbaglia o ha sempre mentito.  La Fratellanza Musulmana è sempre stata attiva in Europa e negli U.S.A. già dagli anni 60 e 70 del secolo scorso, anni in cui molti giovani mediorientali emigravano in Europa ed in America per studiare nelle nostre università. Molti di questi giovani, dopo aver conseguito la laurea si sono fermati in Occidente dove hanno iniziato ad affermarsi professionalmente soprattutto in Germania.
In Italia la Fratellanza Musulmana, è sempre stata molto attiva e buona parte della comunità egiziana milanese ha sempre simpatizzato con essa: il venditore di kebab piuttosto che il fruttivendolo egiziano, il medico di origine egiziana piuttosto che l’avvocato, hanno da sempre inviato presso il quartier generale del movimento piccole somme a titolo di finanziamento, oltre alle grosse somme che, prima di essere considerato movimento terrorista, inviava anche l’Arabia Saudita.
I Fratelli Musulmani, per chiarire, sono sempre stati un gruppo politico tendenzialmente molto vicino alla teocrazia islamica, quindi vicini all’imposizione della Sharia, della legge coranica che è totalmente in contrasto con le nostra legge basata sul diritto  e non su ciò che vuole o meno Allah, infibulazioni comprese. 
La manifestazione di sabato a Milano indica i seguenti fatti: primo la Giunta Comunale di Milano è un’associazione di politicanti che per paura o per complicità non osa opporsi ad una manifestazione non autorizzata; secondo che la Questura milanese non è poi tanto diversa dalla Giunta (voglio vedere se fossero stati dei disoccupati italiani se non avessero agito a manganellate); terzo che i Fratelli Musulmani, con questa manifestazione, ripeto, non autorizzata dalle autorità, stanno ricattando l’Italia e Milano in primis e stanno ordinando alle nostre autorità, complice Chouky del PD a Montecitorio, di condannare il prossimo presidente dell’Egitto (le elezioni nel Paese dei faraoni si terranno il 26 e 27 maggio) e che si impegnino a richiedere la liberazioni di Morsi, l’ex presidente egiziano che si è macchiato di reati quali terrorismo, tradimento della Patria e ha cercato in 13 mesi di mandato di far scivolare l’Egitto verso la più tetra teocrazia islamica. Ovviamente se Milano e l’Italia non accetteranno di schierarsi in tal senso temo che avremo in futuro molti problemi di ordine pubblico.
Se Pisapia, sindaco di Milano, dovesse accettare queste rivendicazioni, ne andrebbe dell’orgoglio della Città meneghina, oltreché di quello italiano. E sia ben chiaro: se Piasapia si schiererà per Morsi libero, che si schieri anche e soprattutto per i Marò liberi!

Gian Giacomo William Faillace - 26 maggio 2014
fonte: http://www.lacritica.org/milano-citta

Nessun commento:

Posta un commento