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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

28/11/15

Caro preside grillino ‘Tu scendi dalle stelle’? I Genitori ritirino i figli dalla scuola!


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I genitori di buon senso, non preparino solo una lettera di protesta contro il dirigente scolastico reggente che, arbitrariamente e incostituzionalmente, ha rimosso il crocifisso dalle aule e poi ha anche cancellato il Concerto di Natale. I genitori di buon senso dovrebbero protestare efficacemente - finché il preside non si dimette o non venga allontanato -  ritirando i loro figli dall’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano (Milano) dove è preside l’inadeguato Marco Parma, un dirigente scolastico politicizzato, già candidato sindaco per la lista civica ‘Aria pulita’ e per il M5S a Rozzano, che ha vietato agli alunni (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) il Crocifisso e cancellato la ‘Festa musicale di Natale‘.
Per capire, per assumere consapevolezza e considerare a chi consegnate i vostri figli la mattina e per sapere che cosa possano apprendere con un dirigente scolastico tale, basta leggere come la pensa questo dhimmi sulla via della conversione all’islam, un grillino ‘laicista’ che dovrebbe tornare a scuola proprio per capire cosa vuol dire laicità, che ha avuto l’indecenza di dire: “Rispettare la sensibilità delle persone che appartengono ad altre religioni non è un passo indietro” (giusto? Con la differenza che sono proprio le altre religioni o sedicenti tali, che devono rispettare quella maggioritaria del Paese che li ha ospitati).

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“Anzi – ha detto il pavido aggravando la sua posizione – se noi avessimo organizzato un concerto a base di canti religiosi dopo quello che è accaduto (si riferisce a Parigi) certo qualcuno avrebbe poturo interpretarlo come una provocazione, forse anche pericolosa“ .
Ma questo diversamente tollerante, non considera provocazione proprio quello che egli stesso ha fatto? (Evidentemente è un vizio di movimento, non ci arrivano).
Per questo sedicente preside sono pericolose le canzoni di Natale come Adeste fideles, un canto natalizio trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743-1744 per un coro cattolico di Douai, una cittadina nel nord della Francia, a quel tempo importante centro cattolico di riferimento e rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle Isole britanniche. Questo è il testo. Giudicate voi:

« Venite Fedeli, lieti trionfanti, venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
La notte risplende,
tutto il mondo attende:
seguiamo i pastori a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù.
Sia gloria nei cieli, pace sulla terra
un angelo annuncia a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo,
venite adoriamo, il Signore Gesù. »

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E che dire di “Tu scendi dalle stelle”? Questo si che è pericoloso! Un canto natalizio composto nel dicembre 1754 a Nola (NA), dal napoletano sant’Alfonso Maria de’ Liguori, derivato come versione in italiano dall’originale ‘Quanno nascette Ninno’. Il motivo, scritto in 6/8, è uno tra i più famosi canti natalizi italiani.

Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo,
e vieni in una grotta, al freddo al gelo.
O bambino, mio divino io ti vedo qui a tremar,
o Dio beato
Ahi, quanto ti costò l’avermi amato!
A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore!
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà più m’innamora!
Giacché ti fece amor, povero ancora!

Cari grullini, come ha ben detto Giuseppe Palma in questo articolo>>>>  GESU’ NON HA MAI UCCISO NESSUNO. ED E’ IN CROCE! LASCIATECI IN PACE! E smettetela con questa storia che lo Stato è laico! Se resuscitasse Cavour vi prenderebbe a calci! La laicità nulla ha a che vedere con le tradizioni di un Paese, che hanno la stessa importanza della laicità! Entrambe sono un valore. E l’una non esclude l’altra!
L’Italia ha una tradizione cristiana. In Italia è nata la Chiesa e in Italia c’è la sede del papato. In Italia c’è il maggior numero di opere d’arte che raffigurano o simboleggiano la cristianità. In Italia c’è la Sindone, in Italia ci sono i chiodi della Croce, in Italia c’è il Papa… in Italia siamo cristiani.
Ciò detto, se nelle scuole o nei Tribunali v’è posto il Crocifisso e nelle scuole elementari si prepara il presepe o si canta Adeste fideles, ciò non può – e non deve – urtare nessuno di religione diversa dalla nostra. E se anche così fosse, cioè se anche qualcuno si sentisse “offeso”, deve sapere che in Italia è così da millenni… per cui è bene che accetti le nostre tradizioni e la nostra cultura. Diversamente, valuti la possibilità di andare altrove… l’accoglienza è un conto, farci “imporre” le “sensibilità” altrui è un altro!

ARMANDO MANOCCHIA - 27 novembre 2915
fonte: http://www.imolaoggi.it

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