Giornalisti tedeschi arrestati mentre indagavano sui Mondiali. Danneggiata l'attrezzatura ed eliminato il materiale
Giornalisti tedeschi arrestati mentre indagavano sui Mondiali. Danneggiata l'attrezzatura ed eliminato il materiale
Sebbene manchino diversi anni all'inizio dei Mondiali in Qatar, che si disputeranno soltanto nel 2022, le ragioni per accendere i riflettori sullo Stato del Golfo ci sono.
E non da oggi. Non sono i meriti sportivi a mettere il Paese
al centro dell'attenzione, ma piuttosto le inchieste che gettano ombre
sull'assegnazione e sulle condizioni di lavoro degli operai che stanno
preparando le strutture necessarie alla competizione.
Numeri diffusi ormai un mese fa dai sindacati parlano di almeno 1200 operai morti dall'inizio dei lavori.
Sono soprattutto nepalesi, indiani, ma anche cittadini di altri Paesi
asiatici poveri. Sottoposti a un contratto di lavoro capestro, che non
pare molto dissimile dalla schiavitù, stanno preparando il Qatar ai
mondiali. E se ciò non fosse sufficiente, i dubbi su un'assegnazione che
sarebbe stata influenzata da corruzione ad alti livelli sono stati sollevati da tempo.
Tra le organizzazioni mediatiche che hanno denunciato irregolarità c'è l'emittente tedesca Ard. Il documentario The selling of football - Sepp Blatter e il potere della Fifa
racconta proprio questo. Ma realizzarlo non è stato affatto semplice.
La troupe della televisione era in Qatar, insieme a giornalisti della
Westdeutscher Rundfunk (Wdr), emittente locale pubblica della Renania
Settentrionale-Vestfalia, quando è stata fermata dalle autorità del
Paese.
Al momento dell'arresto la troupe stava girando con i
lavoratori a Doha, la capitale del Qatar. Portati davanti alla Sicurezza
di Stato, i giornalisti sono stati sentiti a lungo e poi rilasciati
soltanto nel cuore della notte. Per settimane, senza successo, avevano
cercato di ottenere il permesso di realizzare le loro riprese.
Ci
sono voluti cinque giorni prima che ai giornalisti fosse permesso di
lasciare il Paese. Non prima che gli fossero confiscate macchine
fotografiche, pc e cellulari, restituiti poi in parte danneggiate e con
tutti i dati cancellati. Un'ulteriore ombra sulla preparazione dei
Mondiali del 2022.
Mer, 06/05/2015
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fonte: http://www.ilgiornale.it
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