26 nov – [Gli islamici] “Nella stragrande maggioranza dei casi,
vengono da noi, risoluti a restare estranei alla nostra umanità,
individuale e associata”, “vengono ben decisi a rimanere sostanzialmente
diversi, in attesa di farci diventare tutti sostanzialmente come loro”.
(Card. Giacomo Biffi)
Cara Souad, mi ha sorpreso leggere il tuo accorato e islamicamente corretto appello all’istituzione
di un albo degli imam. Non di meno, il rammentarmi di quella vergognosa
consulta per l’islam italiano istituita da Pisanu. Pensavo che fossero
errori politici di gioventù (politica), ma evidentemente non è così.
Tu parli di ‘islam moderato’ come se vi fossero più islam.
Tu sai invece (e gli islamici sanno) che l’islam è uno solo, uno
soltanto, il corano è uno, la shari’a è una. Stop. Il resto è taqiyya,
dissimulazione, cibo per la mente dei beoti.
Quello che mi preme far sapere è che: “IN ITALIA LE MOSCHEE SONO ILLEGALI”.
In Italia, nessuna Amministrazione locale può consentire la costruzione
di una moschea, ergo edificio di culto, di una confessione religiosa
(l’islam per me non è neanche una confessione religiosa, ma una
ideologia spietata) diversa dalla Cattolica, che non abbia sottoscritto i
“Patti di Intesa” con lo Stato italiano. Chi lo fa, e in questo Paese è
tutto possibile, è in contrasto con la nostra Costituzione!
Ed anche se la nostra legislazione ordinaria è lacunosa, sibillina e a
volte monca, vi è sempre il filo conduttore della Costituzione, che
supera i pasticci e le incongruenze degli attuali legislatori.
Sostenere che “le moschee sono illegali” non è una presa di posizione dettata dalla rabbia
o dall’orgoglio per non voler vedere calpestata la nostra Storia,
Cultura, Libertà, Dignità e Identità, tutti valori che si sostanziano
nella nostra Civiltà, ma una presa di posizione dettata dalla forza della ragione a causa soprattutto del mancato rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della mancata osservanza della nostra Costituzione, la quale all’Art.8 comma 1 recita testualmente: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”.
E noi non intendiamo in nessun modo e per nessun motivo metterla in discussione.
Peccato che la maggioranza si fermi qui con la lettura, ma sempre
l’Art.8, al Comma 2, recita: “Le confessioni religiose diverse dalla
Cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in
quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. Questo
comma consente il vaglio dello Stato, affinché la fede religiosa
professata non sia portatrice di una concezione di vita, recepita dalla
maggioranza dei cittadini come disvalore e quindi incompatibile con il nostro ordinamento giuridico.
Tutti sappiamo che l’islam è una ideologia che predica pace amore e
tolleranza, ma nell’ambito del corano e della shari’a, che non rispetta
il nostro ordinamento giuridico e non riconosce i principi di Libertà e
di Dignità della persona.
L’Art 8 Comma 3. invece è ancora più chiaro: “I loro rapporti con lo
Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative
rappresentanze”. La Chiesa Cattolica, ha sottoscritto i “Patti
Lateranensi”, altre confessioni religiose hanno fatto altrettanto in
conformità all’Art. 8 comma 2 e 3, hanno raggiunto “Patti di Intesa” con
lo Stato italiano. L’islam non ha sottoscritto e non può sottoscrivere nessun ‘Patto’. Perchè l’islam è fuori legge, perché l’islam è inconciliabile con i nostri valori, perché è incompatibile con le nostre leggi e l’islam non ha un rappresentante!
Gli islamici, osservano solo e rispettano soltanto la shari’a
e se ne fottono della nostra o di qualsiasi altra legge o Costituzione,
e da noi è palese perché, pur non avendo raggiunto nessun “Patto di
Intesa” con lo Stato italiano, fanno come gli pare e costruiscono
moschee a ritmo esponenziale su tutto il territorio italiano.
Cara Souad, la soluzione a tutto è una sola: l’islam in Italia va bandito!Con amicizia
@Armando Manocchia
fonte: http://www.imolaoggi.it
Nessun commento:
Posta un commento