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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

13/04/15

CASO MARO' - LATORRE E GIRONE OSTAGGI DEL "PENSIERO DEBOLE" ITALIANO IN POLITICA ESTERA!



 
 
Il Governo Renzi ha applaudito l'ulteriore proroga da parte della Corte Suprema indiana dell'autorizzazione a Massimiliano Latorre di rimanere in Italia per cause di salute sino al 15 luglio. "La decisione, ha informato l'Ansa, segue un dibattito durato circa 20 minuti durante il quale è stato riesaminato brevemente l'iter giudiziario in cui sono coinvolti Latorre e Girone. I giudici hanno altresì fissato un'udienza entro fine aprile per discutere il ricorso italiano contro l'attribuzione all'Agenzia Indiana Antiterrorismo - NIA - della competenza nelle indagini sui due Marò...". Tutti noi che su questa pagina seguiamo con apprensione la vicenda sin da quel vergognoso 22 marzo 2013, quando - *su pressante insistenza del Ministro Passera* - il Governo Monti con la mia isolata resistenza rispedì i due Sottufficiali in India, sappiamo che resta pericolosamente sul tappeto la *questione NIA*, cioè la possibilità che l'India processi Latorre e Girone *in base alle norme antiterrorismo che prevedono anche la pena di morte*. Anziché sgombrare finalmente il campo da questa atroce Spada di Damocle sospesa in aria da quando il commissario speciale Staffan De Mistura prese per buone le garanzie indiane - in realtà inesistenti - per giustificare la riconsegna dei Marò a New Delhi, la Corte Suprema indiana "ha fissato un'altra udienza a fine aprile". Sulla questione NIA Renzi e il Governo sono rimasti - nelle loro esternazioni riconoscenti all'India per il "permesso medico" di uno dei due Marò - con la "bocca cucita". Nel frattempo, il Primo Ministro indiano Modi, con il quale il Presidente del Consiglio sostiene di aver avuto sin dalle prime ore del suo incarico una straordinaria corrente di simpatia e intesa, viene per una settimana in Europa, soprattutto per rafforzare le relazioni economiche tra l'India e i partner europei, ma *ignora completamente l'Italia*. Ricordo che già al G20 del novembre scorso Modi aveva praticamente snobbato le richieste di una "bilaterale" con Renzi, salutandolo affrettatamente durante la pausa caffè… Fa *indignare* che - a ben due anni da quella Caporetto della nostra politica estera nei confronti dell'India causata dalla assoluta preminenza delle considerazioni affaristiche su quelle della dignità del Paese e delle sue Forze Armate - voci come quella dell'ex Ministro Passera continuino, come ancora ieri su Twitter, a sostenere di aver agito correttamente nel ribaltare l'iniziale decisione collegiale del Governo di trattenere i nostri Marò in Italia per attivare poi un Arbitrato Obbligatorio, che l'Italia aveva annunciato ufficialmente l'11 marzo 2013, e che la Farnesina - all'epoca guidata dal sottoscritto - aveva illustrato a tutti i Paesi Membri delle Nazioni Unite il 18 marzo 2013. Tutta la documentazione al riguardo è stata ripetutamente pubblicata su questa pagina Facebook, ed è agli atti. Ma indigna ancora di più che le innumerevoli testimonianze date al Parlamento e al Governo sulla necessità di esperire l'Arbitrato Internazionale obbligatorio sul caso Marò siano *a tutt'oggi inascoltate*: valga per tutte quella della Professoressa Angela Del Vecchio alle Commissioni Giustizia e Difesa della Camera il 10 marzo scorso www.radioradicale.it/soggetti/angela-del-vecchio , e valgano le altre innumerevoli analisi di internazionalisti italiani in sostegno dell'Arbitrato, ma anche la Risoluzione del Parlamento Europeo del 15 gennaio scorso, che sollecitava l'Alto Rappresentante Mogherini a "intraprendere ogni azione necessaria per proteggere i due fucilieri italiani". Quante volte esponenti del Governo Renzi ci hanno detto "...con la Mogherini a Bruxelles il caso è praticamente risolto"? Ma dopo 3 mesi da quella Risoluzione, non un passo è stato fatto verso l'Arbitrato richiesto dal Parlamento Europeo: la *cortina di silenzio* che continua a essere stesa dal Governo sulla necessità di una politica estera di ben diversa portata e assertività, garante dei diritti di nostri connazionali in così grave difficoltà, seduce anche coloro che dimostrano ancora, due anni dopo quella Caporetto del 22 marzo 2013, di seguire esclusivamente profitto e affarismi di ogni genere, mettendo in un cassetto ben chiuso tutte le altre considerazioni di dignità, sicurezza, e interesse nazionale dell'Italia… QUANTO PROSEGUIRA' ANCORA QUESTA VERGOGNA…?
 
Giulio Terzi - 11 aprile 2015

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