Il
Governo Renzi ha applaudito l'ulteriore proroga da parte della Corte
Suprema indiana dell'autorizzazione a Massimiliano Latorre di rimanere
in Italia per cause di salute sino al 15 luglio. "La decisione, ha
informato l'Ansa, segue un dibattito durato circa 20 minuti durante il
quale è stato riesaminato brevemente l'iter
giudiziario in cui sono coinvolti Latorre e Girone. I giudici hanno
altresì fissato un'udienza entro fine aprile per discutere il ricorso
italiano contro l'attribuzione all'Agenzia Indiana Antiterrorismo - NIA -
della competenza nelle indagini sui due Marò...". Tutti noi che su
questa pagina seguiamo con apprensione la vicenda sin da quel vergognoso
22 marzo 2013, quando - *su pressante insistenza del Ministro Passera* -
il Governo Monti con la mia isolata resistenza rispedì i due
Sottufficiali in India, sappiamo che resta pericolosamente sul tappeto
la *questione NIA*, cioè la possibilità che l'India processi Latorre e
Girone *in base alle norme antiterrorismo che prevedono anche la pena di
morte*. Anziché sgombrare finalmente il campo da questa atroce Spada di
Damocle sospesa in aria da quando il commissario speciale Staffan De
Mistura prese per buone le garanzie indiane - in realtà inesistenti -
per giustificare la riconsegna dei Marò a New Delhi, la Corte Suprema
indiana "ha fissato un'altra udienza a fine aprile". Sulla questione NIA
Renzi e il Governo sono rimasti - nelle loro esternazioni riconoscenti
all'India per il "permesso medico" di uno dei due Marò - con la "bocca
cucita". Nel frattempo, il Primo Ministro indiano Modi, con il quale il
Presidente del Consiglio sostiene di aver avuto sin dalle prime ore del
suo incarico una straordinaria corrente di simpatia e intesa, viene per
una settimana in Europa, soprattutto per rafforzare le relazioni
economiche tra l'India e i partner europei, ma *ignora completamente
l'Italia*. Ricordo che già al G20 del novembre scorso Modi aveva
praticamente snobbato le richieste di una "bilaterale" con Renzi,
salutandolo affrettatamente durante la pausa caffè… Fa *indignare* che -
a ben due anni da quella Caporetto della nostra politica estera nei
confronti dell'India causata dalla assoluta preminenza delle
considerazioni affaristiche su quelle della dignità del Paese e delle
sue Forze Armate - voci come quella dell'ex Ministro Passera continuino,
come ancora ieri su Twitter, a sostenere di aver agito correttamente
nel ribaltare l'iniziale decisione collegiale del Governo di trattenere i
nostri Marò in Italia per attivare poi un Arbitrato Obbligatorio, che
l'Italia aveva annunciato ufficialmente l'11 marzo 2013, e che la
Farnesina - all'epoca guidata dal sottoscritto - aveva illustrato a
tutti i Paesi Membri delle Nazioni Unite il 18 marzo 2013. Tutta la
documentazione al riguardo è stata ripetutamente pubblicata su questa
pagina Facebook, ed è agli atti. Ma indigna ancora di più che le
innumerevoli testimonianze date al Parlamento e al Governo sulla
necessità di esperire l'Arbitrato Internazionale obbligatorio sul caso
Marò siano *a tutt'oggi inascoltate*: valga per tutte quella della
Professoressa Angela Del Vecchio alle Commissioni Giustizia e Difesa
della Camera il 10 marzo scorso www.radioradicale.it/ soggetti/angela-del-vecchio
, e valgano le altre innumerevoli analisi di internazionalisti italiani
in sostegno dell'Arbitrato, ma anche la Risoluzione del Parlamento
Europeo del 15 gennaio scorso, che sollecitava l'Alto Rappresentante
Mogherini a "intraprendere ogni azione necessaria per proteggere i due
fucilieri italiani". Quante volte esponenti del Governo Renzi ci hanno
detto "...con la Mogherini a Bruxelles il caso è praticamente risolto"?
Ma dopo 3 mesi da quella Risoluzione, non un passo è stato fatto verso
l'Arbitrato richiesto dal Parlamento Europeo: la *cortina di silenzio*
che continua a essere stesa dal Governo sulla necessità di una politica
estera di ben diversa portata e assertività, garante dei diritti di
nostri connazionali in così grave difficoltà, seduce anche coloro che
dimostrano ancora, due anni dopo quella Caporetto del 22 marzo 2013, di
seguire esclusivamente profitto e affarismi di ogni genere, mettendo in
un cassetto ben chiuso tutte le altre considerazioni di dignità,
sicurezza, e interesse nazionale dell'Italia… QUANTO PROSEGUIRA' ANCORA
QUESTA VERGOGNA…?
Giulio Terzi - 11 aprile 2015
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