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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

19/06/14

QUANDO L’ESTORTORE E’ LO STATO A CHI TI RIVOLGI ?







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Giorgio Terzo Catalano

QUANDO L’ESTORTORE E’ UN MAFIOSO TI PUOI RIVOLGERE ALLE FORZE DELL’ORDINE, MA QUANDO L’ESTORTORE E’ LO STATO A CHI TI RIVOLGI ?
Oggi ho incontrato una persona disperata … dignitosa, onesta, laboriosa, ma disperata.
Una persona che non avevo mai visto prima ma che mi ha segnato, colpito, commosso, come si trattasse di un mio caro amico.
Sono avvilito, avrei voluto fare qualcosa per aiutarla, ma ho potuto fare ben poco, solo parlargli del valore della vita, consigliargli di distinguere un’attività commerciale dalla sua esistenza, motivarlo a farsi una ragione di un fallimento del quale lui non è assolutamente responsabile.
Ho incontrato un piccolo imprenditore che da mesi non riesce a pagare i suoi pochi dipendenti, sopravvissuti ad un susseguirsi di licenziamenti causati dalla crisi, un imprenditore che, a causa dei troppi debiti, la notte non dorme più perché assalito da continue crisi di panico.
Questo eroe Italiano, però, non è vittima della crisi ma è vittima di uno Stato che si è trasformato nel peggior mafioso e taglieggiatore degli onesti e dei lavoratori.
La sua crisi non è dovuta alla mancanza di lavoro, la sua crisi è dovuta, soprattutto a due fattori: quando lavora, per gli enti pubblici, non riesce ad incassare un euro e oltre al suo lavoro e a quello degli operai deve anticipare pure il costo dei materiali, indispensabili a produrre i suoi manufatti; quando lavora per i privati non riesce a proporre prezzi competitivi perché le varie mazzette,sotto forma di tasse, che lo Stato gli richiede, incidono in maniera incommensurabile sul costo del lavoro.
Pensate, quest’uomo per il solo fatto di aver bisogno di un capannone, all’interno del quale utilizzare i suoi macchinari, deve versare come Tasi 12.000 euro, altri 3.000 euro deve pagarli per lo smaltimento dei rifiuti, a fronte di 1.200 euro che deve dare ad ogni suo dipendente, ne deve pagare quasi altri 1.000 di contributi.
Una follia, perché se alla fine, un imprenditore, dovesse riuscire, nonostante tutti questi ostacoli, a produrre qualcosa, dovrà pagare, ancora, iva, tasse, balzelli sulle norme di sicurezza, visite mediche ai suoi operai, mantenere in efficienza estintori e sistemi di sicurezza, pagare tasse su tasse su qualunque mezzo serva alla sua produzione: energia elettrica, affitto, pubblicità, manutenzione degli impianti.
Poi tutte le sere, anche stasera, accendo la tv e devo ascoltare i soliti idioti, politici che vivono fuori dalla realtà, che ci spiegano che bisogna combattere la disoccupazione.
Ma cosa ne sanno questi politicanti, da quattro soldi, del significato delle parole, produrre, lavorare, faticare, imprendere, investire.
Perché, ma ripeto perché, abbiamo messo le nostre vite in mano a gente simile ? perché ci siamo affidati a delinquenti in doppiopetto ?
Quanti imprenditori dovranno ancora perdere la loro dignità, la loro casa, la loro vita, prima che succeda qualcosa ?
Forse dovremmo, in massa, denunciare lo Stato per estorsione aggravata e continuata, dovremmo intasare i tribunali con richieste di danni, morali ed esistenziali, contro questo Stato intriso, impregnato, rappresentato, da farabutti senza cervello e senza coscienza, uno Stato lontano anni luce dal suo popolo, avaro di comprensione ma ricco di cinismo e menefreghismo.
Uno Stato che non mi rappresenta più, uno Stato al servizio di quei pochi che fa vivere alla grande, sfruttando, schiavizzando e umiliando i più laboriosi, i più umili, i più onesti.
Aspetto con ansia la primavera Italiana, aspetto l’alba, aspetto la rinascita, aspetto di vedere tanta gente nel posto dove merita di stare … IN GALERA !!!

fonte: http://www.lanuovaitalia.eu

 

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