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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

16/05/14

Carabinieri di Sicilia e Calabria da 4 anni con il blocco stipendiale. La denuncia dei rappresentanti







Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Consiglio intermedio di rappresentanza Co.i.r. culqualber di Sicilia e Calabria.


In data 13 e 14 Maggio 2014 il CO.I.R. Culqualber ha voluto riunire a Messina i due Co.Ba.R confluenti Calabria e Sicilia, in Rappresentanza dei 16 mila Carabinieri che prestano servizio in queste terre difficili, belle e problematiche.
Alla riunione ove hanno presenziato anche i Delegati del Consiglio Centrale di Rappresentanza, si è discusso principalmente della drastica situazione economica che il personale dell’Arma sta subendo da 4 anni, per via del blocco stipendiale creato in modo insensato, sviluppato in modo nettamente penalizzante rispetto alla altre categorie e prorogato ingiustamente da tutti i Governi.
Da troppo tempo questa Rappresentanza Militare della Sicilia e della Calabria vede in successione, provvedimenti Normativi che penalizzano fortemente ed in modo sproporzionato i Carabinieri di tutta Italia, già tra l’altro penalizzati dalla specificità di essere uomini con le stellette e quindi privi della libertà d’azione che invece hanno altre categorie del pubblico impiego.
Dal 1996 ad oggi, nessun Governo si è preso a cuore i problemi sollevati più volte dalle Rappresentanze Militari.
Ai Carabinieri è stata tolta la possibilità di avere una pensione dignitosa, gli è stata tolta la possibilità di crearsi un futuro ed una famiglia e dopo anni di sacrificio e di vittime, gli è stata tolta la possibilità di vivere con uno stipendio meritevole per via del blocco stipendiale avviato ben 4 anni fa e che colpisce 90 mila uomini e donne.

Questa Rappresentanza della Calabria e della Sicilia rimane sconcertata dalle promesse mai mantenute che i vari Governanti hanno posto in essere su documenti, interviste e quant’altro.
Dovendo dare risposte concrete ai colleghi questa Rappresentanza Militare dice:

• Basta a questi atteggiamenti provocatori redatti dai Governanti che si susseguono al potere e che mirano, forse, a far scendere i Carabinieri in Piazza a protestare come le altre categorie;
• Basta osannare i delinquenti e massacrare i tutori dello Stato;
• Basta essere considerati cittadini sacrificabili.

Inoltre invita gli altri CO.I.R. d’Italia, ad organizzare insieme al CO.CE.R. dell’Arma ”una Assise Generale a Roma anche liberi dal servizio, allorquando il Governo si presti a prorogare anche per il 2015 il blocco stipendiale.
Questo CO.I.R. Culqualber, i due Co.Ba.R. Sicilia e Calabria in sinergia con il CO.CE.R. Carabinieri, vigileranno sull’operato del Governo e nel caso attueranno forti forme di protesta, al fine di ridare fiducia ai Carabinieri e dignità alle rispettive famiglie, le quali pagano più di tutti il disagio di esserci al fianco in modo silenzioso ma sofferente. 
In un paese dove i furbi si arricchiscono, altri difendono i loro privilegi e i delinquenti osannati, avere uomini e donne che credono nella bandiera Italiana, che credono nei valori sociali ed umani e per tali sono pronti a sacrificare i loro cari ed anche la propria vita, è segno di civiltà, è segno di patriottismo è segno di sicurezza, la quale parola deve essere coltivata e preservata come un albero secolare e non tranciata come una siepe spinosa.

di redazione - 15 maggio 2014
fonte: http://www.essepress.com

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