Un gruppetto di amici sindacalisti, due crociere da
più di 16mila euro ciascuna a spese del sindacato. E poi un altro paio
di cosette, come l’acquisto, da parte del “tesoriere”, di gioielli
Swarovsky per 7000 euro. Questo tra il marzo del 2010 e il maggio del
2012, mentre la crisi economica faceva varcare la soglia della povertà a
centinaia di migliaia di italiani, mentre veniva approvata la riforma
Fornero, mentre decine di disoccupati disperati e di imprenditori
falliti (una cinquantina nei primi sei mesi del 2012) si toglievano la
vita.
C’è quanto basta, e avanza, per suggerire all’allegra compagnia una
nuova lunga crociera, questa volta con i soldi propri, in qualche parte
del Pianeta. Molto lontano. In attesa di far sbollire l’ira degli
iscritti al sindacato in questione, la Uil. Invece no. Interrogato lo
scorso 22 ottobre dal pubblico ministero, uno dei compagnoni di
crociera, Luigi Angeletti – segretario generale fino al 2014 – non fa
una piega: “Le crociere indicate - dice - avevano lo scopo di
consentirci di discutere in maniera approfondita e per più giorni di
importanti tematiche relative principalmente al blocco dei contratti del
pubblico impiego e delle politiche previdenziali dei governi in carica …
l’esito è stato ovviamente utile per i successivi confronti in seno
alla segreteria”.
Sembra di vederli. Siamo nel 2010 a bordo della Costa Favolosa, impegnata nella crociera “Terra dei vichinghi”, alla scoperta dei fiordi norvegesi. O a bordo della Costa Deliziosa, in giro per i mari d’Europa. Con Angeletti c’è l’uomo che nel 2014 lo sostituirà alla guida della segretaria, Domenico Barbagallo. E altri tre sindacalisti. C’è anche la moglie di Angeletti. Eccoli che - mentre gli altri passeggeri se la spassano tra la discoteca e la spa, lo shopping center e la piscina - i dirigenti del movimento operaio trascorrono ore in coperta a discutere del futuro dei lavoratori italiani. Altro che processo per appropriazione indebita. Il premio Stakanov avrebbero meritato!
Le due crociere sono costate complessivamente più di 32mila euro. L’equivalente del contributo annuale destinato al sindacato da 3/400 iscritti, dello stipendio mensile di una ventina di insegnanti, di sessanta di quelle pensioni minime attorno alle quali – a sentire Angeletti – l’infaticabile gruppo di lavoro dovrebbe aver lungamente ragionato, sprezzante del fastidioso ondeggiare dell’occasionale sede provvisoria, nelle durissime giornate del seminario galleggiante.
Ma il suo avvocato, quando si è presentato dal Pm, ha fatto sapere ad Angeletti che un giorno o l’altro quanto andava raccontando sarebbe stato reso pubblico? E che tutti avrebbero potuto leggerlo? C’è da augurarsi sinceramente di no. C’è da sperare – per l’onore del sindacalismo italiano – che l’ex segretario della Uil abbia raccontato quegli spropositi solo perché fare scena muta gli pareva poco educato. Anche se bisogna dargli atto che almeno una cosa indiscutibilmente vera l’ha detta. E cioè che l’esito di quelle iniziative “è stato utile per i successivi confronti in segreteria”. Può anche essere un’idea per Matteo Renzi: per creare un clima favorevole e collaborativo, convocare la prossima direzione del Pd a bordo della Costa Favolosa.
Sembra di vederli. Siamo nel 2010 a bordo della Costa Favolosa, impegnata nella crociera “Terra dei vichinghi”, alla scoperta dei fiordi norvegesi. O a bordo della Costa Deliziosa, in giro per i mari d’Europa. Con Angeletti c’è l’uomo che nel 2014 lo sostituirà alla guida della segretaria, Domenico Barbagallo. E altri tre sindacalisti. C’è anche la moglie di Angeletti. Eccoli che - mentre gli altri passeggeri se la spassano tra la discoteca e la spa, lo shopping center e la piscina - i dirigenti del movimento operaio trascorrono ore in coperta a discutere del futuro dei lavoratori italiani. Altro che processo per appropriazione indebita. Il premio Stakanov avrebbero meritato!
Le due crociere sono costate complessivamente più di 32mila euro. L’equivalente del contributo annuale destinato al sindacato da 3/400 iscritti, dello stipendio mensile di una ventina di insegnanti, di sessanta di quelle pensioni minime attorno alle quali – a sentire Angeletti – l’infaticabile gruppo di lavoro dovrebbe aver lungamente ragionato, sprezzante del fastidioso ondeggiare dell’occasionale sede provvisoria, nelle durissime giornate del seminario galleggiante.
Ma il suo avvocato, quando si è presentato dal Pm, ha fatto sapere ad Angeletti che un giorno o l’altro quanto andava raccontando sarebbe stato reso pubblico? E che tutti avrebbero potuto leggerlo? C’è da augurarsi sinceramente di no. C’è da sperare – per l’onore del sindacalismo italiano – che l’ex segretario della Uil abbia raccontato quegli spropositi solo perché fare scena muta gli pareva poco educato. Anche se bisogna dargli atto che almeno una cosa indiscutibilmente vera l’ha detta. E cioè che l’esito di quelle iniziative “è stato utile per i successivi confronti in segreteria”. Può anche essere un’idea per Matteo Renzi: per creare un clima favorevole e collaborativo, convocare la prossima direzione del Pd a bordo della Costa Favolosa.
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