È matematicamente
assodata l'impossibilità della quadratura del cerchio, ma l'acquisto
dell'americana Monsanto da parte della tedesca Bayer rischia di
rimettere in discussione le teorie di Von Lindemann in merito.
Qualcuno obietterà che si tratta di una semplice operazione finanziaria:
entrambe le imprese continueranno a fare le medesime cose di prima. Non
è proprio così. Certo, la Monsanto continuerà a rivolgere l'attenzione
al settore agricolo e zootecnico, mentre la Bayer proseguirà il proprio
cammino nel mondo dei medicinali e affini, ma l'unione tra i due colossi produrrà sinergie di non poco conto.
I campi nei quali le due aziende erano fino a ieri concorrenti
diventano un unico podere (si pensi agli anticrittogamici e ai
fertilizzanti). Ma non solo. Disporre nel medesimo crogiuolo dei
brevetti OGM (organismi geneticamente modificati) rafforzerà ben oltre
l'immaginabile le prospettive della Bayer. L'ovvio interrogativo da
porsi è a beneficio e/o a danno di chi.
C'è da domandarsi come reagiranno le istituzioni europee
a questo ennesimo episodio di gigantismo industriale. Faranno
spallucce, giustificheranno l'accaduto stendendovi sopra la coperta
della libertà di mercato, lo attribuiranno alla globalizzazione o a
chissà cosa? La cartina di tornasole è pronta. La
Germania si è astenuta nel voto relativo alla richiesta di proroga in
ambito UE dell'uso del glifosato, il diserbante prodotto dalla Monsanto e
sospetto di essere cancerogeno. Come si esprimerà ora che l'impresa è
di proprietà tedesca? Peserà di più la salute della gente o prevarrà
l'istinto della difesa a ogni costo delle proprie aziende? E sugli OGM
imporrà alla UE la totale liberalizzazione?
Henry Kissinger sosteneva che chi controlla il cibo controlla i popoli.
Se poi controlla anche la salute, il gioco è fatto. A parte tutte le
altre considerazioni, non è confortante scoprire che chi è sospettato di
farti ammalare di tumore sia lo stesso che poi ti farà pagare le cure
antitumorali. Brutta faccenda.
Enzo Sanna - venerdì 16 settembre 2016
fonte: http://www.agoravox.it
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