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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

23/09/16

Il circo dell’ipocrisia

Appunti di viaggio - Parli di gente affamata e nessuno ti segue. Metti due tette in primo piano e schizzano i like. La povertà non fa notizia, poi arriva il circo e...

Scrivi un articolo su una disgraziata che muore di fame e non se lo fila nessuno, metti un post sugli animali da circo e viene giù una miriade di commenti, considerazioni, relazioni, conditi ovviamente da sottili (se va bene) insulti e allusioni. Scrivi del degrado, inviti alla responsabilità e vieni tacciato di fare il gioco di questo o di quello, poi spari due tette in home page e le visualizzazioni schizzano. Ci scandalizziamo per le notizie dove si vedono bambini morti ma se non metti nome e cognome nel titolo le visualizzazioni restano inchiodate al momento della pubblicazione. Mi chiedo: ma che razza di società ipocrita è questa? Dove, numeri alla mano, interessa esattamente ciò che si ”schifa”, dove un centimetro di pelle scoperta vale più di un’intera persona che soffre, dove un cammello vale più di un anziano?.

circo


Non sono un moralista e – nei limiti di un relativismo che comunque non mi piace e che ha portato solo danni – capisco il “vivi e lascia vivere” e capisco ancor più lo scendere in campo su un argomento che riguarda la nostra vita. Ma l’ipocrisia di questa società mi fa paura. Predicare bene e razzolare male era un privilegio di pochi, un tempo. Ora è la regola. Si parla senza documentarsi, e soprattutto senza fare una classifica di valori, di importanza. Una volta c’erano i mass media per questo, poi in troppi si sono sputtanati, rovinando l’intera categoria. Ora però siamo all’estremo opposto.

Animali da circo? Per carità, argomento di interesse. Ma la disoccupazione lo è dipiù, i posti di lavoro per i giovani, l’economia locale, la mobilità, la sanità lo sono di più. E invece su quegli argomenti, quando va bene, ci si divide in fazioni, pronte a condannare o ad assolvere senza farci sopra un ragionamento. Passano come nulla appalti che avrebbero bisogno di essere sviscerati, analizzati, sezionati anche e soprattutto dall’opposizione. Lo dico ai cittadini, lo dico da cittadino, e lo dico alle forze politiche. Alziamo il livello della discussione, stiamo andando verso il basso. Troppo. Non basta un selfie mosso per andare a comandare.

di - 21 settembre 2016
fonte: http://www.ilfaroonline.it

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