Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

09/11/15

Marò, qualcosa si muove

"Purtroppo è proprio così. Le prove schiaccianti dell'innocenza di Salvatore e Massimiliano sono disponibili da due anni e mezzo e, a fronte di tali prove, la scelta di avviare un arbitrato sulla giurisdizione è equivalso alla scelta di metterle a tacere (quanto meno a livello ufficiale)."

S.T.


Marò
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (Vincenzo Pinto/Getty Images)

Nonostante siano venute alla luce numerose e chiarissime prove che dimostrano ampiamente l’estraneità dei due marò dalla vicenda per la quale sono accusati di omicidio, la situazione al momento non è cambiata. Qualcosa però inizia a muoversi, almeno dal punto di vista burocratico. Infatti la Corte permanente di Arbitrato (Cpa) dell’Aja che ospiterà il Tribunale che dovrà decidere sulla controversia tra Italia e India ha nominato gli arbitri del contenzioso: sono il coreano Jin-Hyun Paik, il giamaicano Patrick Robinson e il presidente del Tribunale, il russo Vladimir Golitsyn. Questi vanno ad aggiungersi all’arbitro italiano Francesco Francioni e a quello indiano P. Chandrasekhara Rao.
La Corte dell’Aja ha dato notizia della nomina con un comunicato nel quale sintetizza anche la vicenda ad oggi: “Il 26 giugno 2015 l’Italia ha avviato una procedura arbitrale con la notifica della controversia inviata all’India in base all’art. 1 della sezione VII e dell’art. 287 della Convenzione dell’Onu sul diritto del mare. La controversia riguarda un incidente avvenuto a circa 20,5 miglia nautiche al largo delle coste indiane, che ha coinvolto la nave Enrica Lexie, una petroliera battente bandiera italiana, e il conseguente esercizio della competenza penale dell’India nei confronti di due fucilieri della Marina italiana. L’India sostiene che l’incidente in questione riguardi la morte di due pescatori indiani che si trovavano a bordo di un’imbarcazione indiana, il St. Antony, di cui sarebbero responsabili due fucilieri in servizio a bordo della Enrica Lexie, e il conseguente esercizio della competenza indiana”.
Quello che la Corte non può dire è che le prove a discolpa di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ormai sono schiaccianti e che quest’ultimo si trova ancora forzatamente e ingiustamente in India senza la possibilità di fare rientro in patria.

F.B. - lunedì, 9 novembre 2015 
fonte: http://www.direttanews.it

Nessun commento:

Posta un commento