Impossibile credere non si sapesse quello che avrebbe detto e inquieta non poco il fatto che, quasi ad orologeria, salti fuori sempre qualcuno o qualcosa che bolli i due sottufficiali del San Marco come i responsabili della morte dei due poveri pescatori.
Il fatto poi che questo avvenga dopo la recente pubblicazione del referto dell'autopsia compilato dal dottor K. Sasikala, medico legale di Thiruvananthapuram (Kerala), nel quale viene descritto un proiettile estratto dal corpo di uno dei due pescatori
uccisi con misure corrispondenti ad un calibro 7,62, non in dotazione ai due fucilieri, evidenziando, se ancora ce ne fosse bisogno, la loro innocenza, apre inevitabilmente nuovi interrogativi.
e.emme
e.emme
«L’ultima volta che dei militari italiani hanno sparato… abbiamo ucciso due pescatori in India». Maurizio Crozza, idolo della sinistra radical-chic, nella copertina della trasmissione “diMartedì” critica sempre tutti, da Renzi a Verdini a Marino e ad Alfano,
ma questa volta è passato alle offese. Nell’ironizzare sull’intervento
militare dell’Italia in Iraq ha inserito un passaggio infelice sui marò.
Secondo il comico genovese i due fucilieri della Marina sarebbero,
infatti, il simbolo dell’incapacità militare italiana: «I russi, glielo
dici la mattina e il pomeriggio sono tutti in Cecenia. Gli americani
pur di schiacciare il grilletto tra una guerra e l’altra hanno
addirittura inventato i college. Noi, no…. noi siamo diversi…». E poi
lo sferleffo contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che ha
subito provocato l’ira del web e del centrodestra.
Crozza attacca i marò e scoppia il putiferio
In un tweet Elio Vito, deputato di Forza Italia
e membro della Commissione Difesa ha scritto: «I marò sono innocenti,
ingiustamente trattenuti e detenuti dall’India da 1.326 giorni, non
meritano ironie, battute ed offese da parte di Crozza». Duro Ignazio La Russa:
«Io che sono un amante della satira e che apprezzo l’ironia e la
capacità graffiante di Crozza, non ho dubbi nel condannare senza mezzi
termini la sua inaccettabile frase sui marò oltre che in generale la sua
opinione sulle nostre Forze armate. Si tratta di “fuoco amico”, che
colpisce alle spalle chi già sta pagando senza alcuna colpa la ignavia
dei nostri governi».
Nessun commento:
Posta un commento