Nell'uovo di Pasqua della politica ci sono sorprese da fare invidia a quelle Kinder. Ecco come stanno le cose
Nell'uovo di Pasqua della politica ci sono sorprese da fare invidia a quelle Kinder. Ecco come stanno le cose
Nell'uovo
di Pasqua della politica ci sono sorprese da fare invidia a quelle
Kinder. Sentite come stanno le cose in vista delle imminenti elezioni
regionali.
In Liguria ci saranno due liste del Pd: una ufficiale e una
composta dagli sconfitti alle primarie (Cofferati e compagni), armate
l'una contro l'altra. In Puglia si sta andando verso due liste di Forza
Italia, la prima dei fittiani, la seconda con i berlusconiani. In Veneto
ci saranno due Leghe, quella di Salvini e quella del dissidente Tosi, a
contendersi gli stessi voti. Quel che resta del partito di Alfano batte
tutti e si fa addirittura in tre (quindi poco più del numero dei suoi
elettori), manco fosse la trinità: il padre sta al governo con il Pd di
Renzi, il figlio in Campania pare appoggerà il candidato di Forza Italia
(quindi contro Renzi) e lo spirito santo in Veneto voterà per Tosi
(quindi contro Renzi e contro Forza Italia). E tutto questo solo per
stare alle questioni macroscopiche.
Proviamo a metterci nei panni
di un povero disgraziato che, nonostante tutto, avrebbe ancora la voglia
e la forza di recarsi alle urne. Mettiamo che questo signore, nella sua
ingenuità, faccia un ragionamento banale: se sono liberale e
conservatore voterò Forza Italia o Lega, se progressista, Pd. Col
piffero. Se il malcapitato non si mette a studiare a tempo pieno
giornali, siti politici e forse anche gli aggiornamenti della Treccani,
il suo voto dato in buonafede potrebbe finire tranquillamente al nemico.
Perché il programma di Fitto è distruggere Berlusconi (cioè Forza
Italia), quello di Cofferati è uccidere Renzi, Tosi punta solo a fare
perdere Salvini e Alfano la darebbe alla qualunque pur di continuare a
mangiare gratis. La rivolta di questi colonnelli, che in alcuni, non
conoscendoli, aveva accesso speranze, si sta trasformando nella
primavera araba della politica italiana: un inutile bagno di sangue, un
fallimento nel quale il dopo è molto peggio del prima. Uomini modesti
(altrimenti sarebbero stati loro i leader invece che seconde file) ai
quali un elettorato appena cosciente e decente dovrebbe semplicemente
voltare le spalle. Buona Pasqua a tutti.
Alessandro Sallusti - 5 aprile 2015
fonte: http://www.ilgiornale.it
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