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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

25/02/17

L'ORLANDO FUMOSO


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(Marcello Veneziani – Il Tempo) – Avete presente Andrea Orlando, quel bambolotto gonfiabile, anzi gonfiato da Renzi, che lo pose al ministero della Giustizia e lì lo dimenticò, lasciandolo al governo Gentiloni? Lo avrete senz’altro presente come faccia perché sta uscendo sempre in tv col suo fare stranito da sarchiapone appena sbarcato sulla terra.
Ora che il partito si è ridotto a spezzatino, il politico spezzino annuncia di candidarsi alla guida del Pd e non tanto per correre ma per “vincere”.

Ha il curriculum adatto: il Nulla. Una carriera tutta interna al Pci e poi al Pd, nessun titolo di studio salvo una mezza maturità scientifica, nessun lavoro compiuto nei suoi 48 anni di vita, nessuna professione, mestiere o vocazione, nessuna impresa significativa.

Meritocrazia? Ma mi faccia il piacere, queste cose oscene lasciamole ai conservatori, ai reazionari, teniamole fuori dal Governo e dal Partito. Il caso della Fedeli Ministra della Pubblica Istruzione e della Privata Ignoranza, docet. Però, dicono, lui era il cocco di Napolitano.

Il Prode Orlando è il Candidato Perfetto nell’era del grillismo e del renzismo a guidare un Partito che marcia veloce verso il Nulla. E con un candidato leader come lui è sulla buona strada. Già, chi ben comincia è già a metà dell’opera.

Con la slealtà aggiuntiva, però, di candidarsi contro chi gli ha soffiato esistenza nella sua boccuccia, gli ha dato visibilità, addirittura gli ha attribuito il dicastero della Giustizia, pur senza essere non dico magistrato o avvocato, ma almeno cancelliere o uditore. Ma lui vorrebbe ricucire la sinistra…

Orlando dice addirittura che prenderà il 70% dei consensi: è il più grave atto d’accusa alla base del Pd, la più grande offesa, un partito ridotto a votare lui. Ancor peggio le motivazioni di chi lo sostiene: Zingaretti ad esempio è con lui perché dice che il partito ha bisogno di collegialità: come dire, Orlando è solo un paravento, una controfigura, anzi il nome di fantasia dato a un gruppo, come quelli di facebook: poi il Pd lo governiamo noi…
Dopo il film sulla scissione, verranno i cartoni animati.

Da quando è stata messa in discussione la leadership di Renzi, prima è venuto fuori il trio Miseria, Speranza e Carità, poi una scia di cadaveri riemersi e di candidati da diporto. Ora, per chiudere il cerchio e toccare il fondo, dall’interno del cesaro-renzismo s’intravede un Bruto che solleva il pugnale. Tu quoque…
Ecco l’Orlando che si è incapricciato a candidarsi; anzi, che dico, è una necessità della storia, glielo chiede l’Umanità. L’Orlando Fumoso.

25 febbraio 2017 - https://infosannio.wordpress.com

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