Molti di voi in queste ore mi scrivono per complimentarsi per le analisi sulle elezioni americane, soprattutto per il fatto che il sottoscritto è stato uno dei pochissimi – a volte l’unico – a segnalare la rimonta di Trump e a non credere fino all’ultimo alla vittoria di Hillary.
Vi ringrazio, ho fatto semplicemente il mio dovere di giornalista e
di osservatore di una realtà che conosco molto bene, quella americana.
A caldo a questa mattina ho pubblicato due brevi video in cui commento il risultato delle elezioni. In questo spiego perché il risultato non è sorpresa, e in quest’altro inizio a chiedermi che presidente sarà Trump.
Ancora una volta vado controcorrente: non mi unisco al coro dei
pessimisti. Otto anni fa tutti si esaltavano per Obama e sappiamo com’è
andata a finire, oggi tutti temono un’America irresponsabile ed
estremista.
Ascoltate il discorso della vittoria: è già un altro Trump. Un Trump
che abbandona i toni accesi e cerca il consenso, la moderazione, invita
all’unità. Io ho l’impressione che sarà un presidente molto pragmatico,
sia in politica estera sia riguardo le fra di scelte economiche.
Fuori di metafora: la politica aggressiva e irresponsabile dei
neoconservatori, e condivisa al 100% da Hillary, è stata disastrosa e
rischiava di portarci a uno scontro frontale con la Russia di Putin.
Trump ha già annunciato un cambiamento di rotta che è positivo ,
innanzitutto per noi europei che abbiamo bisogno di andare d’accordo con
Mosca.
Ma anche in economia può riservare molte sorprese. E’ chiaro che le
dinamiche innescate dalla globalizzazione vanno in qualche maniera
corrette perché stanno portando all’impoverimento della classe media dei
Paesi occidentali, generando disperazione e sfiducia. Occorre
ristabilire un patto sociale tra le élite e il popolo, occorre dar prova
di intraprendenza e di vero riformismo economico.
Trump ha l’occasione di dimostrare che i pregiudizi nei suoi
confronti sono ingiusti – o perlomeno per il momento prematuri – come lo
furono nei confronti di Ronald Reagan, che per anni fu descritto come
un attore fallito e un cow-boy da strapazzo. Io dico: aspettiamo prima
di giudicarlo. Potrebbe sorprenderci molto positivamente.
di Mrcello Foa - 9 novembre 2016
fonte:http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/11/09/trump-vi-stupira-ancora-e-se-fosse-un-grande-presidente/
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