19 Maggio 2016
Stefano Tronconi
A spoglio ancora in corso si stanno ormai chiaramente delineando i risultati delle elezioni politiche in Kerala.
Il partito del Congresso ed il suo primo ministro in carica O. Chandy, uno dei grandi responsabili del criminale sequestro di cui sono rimasti vittime Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, subiscono una sonora sconfitta.
A dimostrazione dell'unicità del panorama politico dello Stato del Kerala, al governo tornerà un'alleanza di sinistra costruita intorno al locale partito Comunista, formazione politica praticamente estinta nel resto dell'India.
Il partito Nazionalista indiano del premier Narendra Modi registra un successo in termini di voti e dovrebbe riuscire ad entrare in parlamento per la prima volta nella storia del Kerala con uno o due deputati.
Il partito del Congresso ed il suo primo ministro in carica O. Chandy, uno dei grandi responsabili del criminale sequestro di cui sono rimasti vittime Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, subiscono una sonora sconfitta.
A dimostrazione dell'unicità del panorama politico dello Stato del Kerala, al governo tornerà un'alleanza di sinistra costruita intorno al locale partito Comunista, formazione politica praticamente estinta nel resto dell'India.
Il partito Nazionalista indiano del premier Narendra Modi registra un successo in termini di voti e dovrebbe riuscire ad entrare in parlamento per la prima volta nella storia del Kerala con uno o due deputati.
Che l'iter per
il rientro in Italia di Salvatore Girone fosse chiaramente subordinato
alle esigenze di politica interna ed agli appuntamenti elettorali
indiani era da tempo assolutamente evidente (non certo solo per il fatto
che lo vado scrivendo io da mesi).
E' quindi davvero stupefacente l'aver letto ancora nei giorni scorsi che in Italia qualcuno si aspettasse un pronunciamento della Corte Suprema indiana prima dello svolgimento delle elezioni in Kerala.
E' quindi davvero stupefacente l'aver letto ancora nei giorni scorsi che in Italia qualcuno si aspettasse un pronunciamento della Corte Suprema indiana prima dello svolgimento delle elezioni in Kerala.
Ora il governo indiano
potrà procedere con i passaggi previsti e coerenti con la scelta
compiuta da tempo di consentire il rientro in Italia di Salvatore Girone
pur mantenendo il controllo sui tempi e sui modi di tale rientro in
maniera tale da evitare imbarazzi per l'India e costi politici per il
partito nazionalista guidato dallo stesso Modi.
A quanto sopra era funzionale la scelta dell'anno scorso di affidarsi all'arbitrato internazionale e la strategia del governo indiano ha funzionato egregiamente.
A quanto sopra era funzionale la scelta dell'anno scorso di affidarsi all'arbitrato internazionale e la strategia del governo indiano ha funzionato egregiamente.
Il fatto che la Corte Suprema indiana sia in ferie
fino a Giugno potrebbe far sì che il rientro di Salvatore slitti a
Luglio, ma la cosa non è assolutamente automatica.
In questo perido rimane infatti attiva la sezione feriale della Corte Suprema per tutti i casi 'urgenti'. Tutto dipenderà dalla valutazione sui 'costi politici interni' che riterrà di fare il governo indiano.
In ogni caso in un sequestro durato oltre quattro anni non sono certo poche settimane che faranno la differenza.
Tutto quello che Salvatore Girone da innocente poteva subire ormai l'ha già subito e tutta l'umiliazione che l'Italia poteva ricevere ed auto-infliggersi l'ha già ricevuta e se l'è auto-inflitta.
In questo perido rimane infatti attiva la sezione feriale della Corte Suprema per tutti i casi 'urgenti'. Tutto dipenderà dalla valutazione sui 'costi politici interni' che riterrà di fare il governo indiano.
In ogni caso in un sequestro durato oltre quattro anni non sono certo poche settimane che faranno la differenza.
Tutto quello che Salvatore Girone da innocente poteva subire ormai l'ha già subito e tutta l'umiliazione che l'Italia poteva ricevere ed auto-infliggersi l'ha già ricevuta e se l'è auto-inflitta.
D'altra parte un 'costo politico' non l'hanno voluto sopportare i vari
governi italiani che si sono succeduti, non l'hanno voluto sopportare i
partiti politici italiani di ogni orientamento, non l'hanno voluto
sopportare le istituzioni italiane (in particolare quelle militari)
sposando al momento opportuno l'innocenza dei fucilieri di marina.
Sposare l'innocenza prima di avviare l'arbitrato avrebbe infatti
significato portare alla luce l'incompetenza ed i misfatti delle
gerarchie italiane oltreché quelle indiane.
Se non l'hanno dunque fatto gli italiani perché mai avrebbe dovuto allora assumersi dei costi politici l'attuale governo indiano che non si ritiene certo responsabile di quanto accaduto?
Se non l'hanno dunque fatto gli italiani perché mai avrebbe dovuto allora assumersi dei costi politici l'attuale governo indiano che non si ritiene certo responsabile di quanto accaduto?
Ci sarà una ragione se Matteo Renzi non
perde occasione per rivolgere belle parole all'attuale governo indiano
ed al primo ministro Modi prefigurando grandi intese future! O no?
E' proprio vero che grazie alla classe politica ed al mondo dell'informazione che si ritrovano ormai gli italiani sono diventati un popolo di grulli che ha perso qualsiasi capacità di comprendere il mondo fuori dai propri confini. L'intera vicenda marò ne è solo una lampante dimostrazione.
E' proprio vero che grazie alla classe politica ed al mondo dell'informazione che si ritrovano ormai gli italiani sono diventati un popolo di grulli che ha perso qualsiasi capacità di comprendere il mondo fuori dai propri confini. L'intera vicenda marò ne è solo una lampante dimostrazione.
di Stefano Tronconi
fonte: https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?fref=ts
Nessun commento:
Posta un commento