"Polizia
di Stato, Polizia Penitenziaria, Guardia Forestale e Vigili del fuoco. Tutti
sotto casa del premier il 3 dicembre a Pontassieve, per protestare per una
situazione ormai insostenibile. I Sindacati CONSAP, SAP e COISP (Polizia di
Stato), SAPPE (Polizia Penitenziaria), SAPAF (Corpo Forestale) e CONAPO (Vigili
del Fuoco), in rappresentanza della maggioranza del personale sindacalizzato di
4 Corpi in divisa dello Stato.
Le
balle del premier
Le
dichiarazioni del premier, qualche giorno fa dal Campidoglio, che il Governo
avrebbe investito un miliardo in sicurezza del Paese sono state di grande
effetto.
Ma
facciamo due conti. Nel bilancio 2016 la dotazione di Polizia e Sicurezza
aumenterà complessivamente di 400 milioni di euro, passando da 18,5 miliardi a
18,9 miliardi, mentre per quanto riguarda la difesa c’è stata una diminuzione
di 300 milioni, perché si passa da 13,7 a 13,4 miliardi di euro. Quindi,
complessivamente, tra difesa e sicurezza non c’è nessun miliardo in più,
ma una eccedenza di 100 milioni. A volere essere ancora più pignoli, però,
questo miliardo non è un investimento, in senso stretto, ma un risparmio fatto
con lo slittamento del taglio dell’Ires. Che in Italia è al 27,5 e che sarebbe
dovuto diminuire già dal 2016.
Stipendio
da fame per i poliziotti
Ma
vediamo nello specifico come verrà investito questo Miliardo. Bonus di 80 euro/
malus di 130 euro per tagli agli straordinari. Le forze dell’ordine
hanno i contratti bloccati da 6 anni. Inoltre, fino a tutto il 2014 hanno
subito anche il blocco del tetto salariale. E quindi chi avanzava di grado, e
vedeva aumentate le proprie responsabilità, non aveva al contempo un aumento di
stipendio. Il blocco è stato poi dichiarato illegittimo dalla Corte
Costituzionale anche se i soldi degli anni passati non sono stati restituiti,
perché la sentenza non aveva effetto retroattivo. Piuttosto che l’annuncio
di un Bonus, ci saremmo aspettati che il Premier proponesse un nuovo contratto
per le forze dell’ordine che andasse oltre i 10 euro mensili che verranno
riconosciuti con gli spiccioli stanziati nella legge di stabilità. Nuovi
contratti con gli adeguamenti giusti, anche nell’ottica degli standard europei. Questo
bonus non verrà conteggiato ai fini della pensione e siccome non è
strutturale sparirà alla mezzanotte del 31 dicembre del 2016, proprio come
Cenerentola. Addirittura, ad oggi manca formale conferma del Governo circa la
concessione di tale bonus anche ai Vigili del Fuoco!
Straordinari
non pagati per 37 milioni di euro
Ma
attenzione. Nel frattempo con la stessa mano con cui concede, il Governo toglie
12 milioni di euro dal monte ore straordinari dei Poliziotti: all’incirca 130
euro all’anno meno a poliziotto! E circa 25 milioni di euro vengono tolti
ai Carabinieri. Questi 80 euro a fronte dei circa 10.000 euro pro
capite che abbiamo perso in questi sei anni, e dei due o trecento euro in più
al mese che avremmo dovuto avere se i contratti ci fossero stati rinnovati in
maniera congrua, ci sembrano comunque un regalino! Ecco perché protestiamo.
Un
nuovo paio di scarpe per combattere il terrorismo (?!?!)
50 milioni per le dotazioni delle forze dell’ordine? In realtà si tratta di 44 milioni di euro, dato che dal bilancio di previsione del 2016 il governo aveva già decurtato, proprio per questa, voce 6 milioni di euro. Il problema è che si parte da una base penosa: parchi auto funzionanti al 50%; giubbotti antiproiettile scaduti, ponti radio che non funzionano, situazioni logistiche da film horror, divise che mancano,scarpe che mancano. Questa somma è davvero una inezia, rispetto alle esigenze forti, fortissime, che hanno oggi le forze dell’ordine. Ma ancor più è esigua la somma, se consideriamo che, così ha dichiarato il Premier, che verrà stanziata a fronte del processo di riorganizzazione in corso delle polizie. E il governo chiama riorganizzazione la soppressione della Forestale. Sappiate che la sola militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato, che sarà assorbito dai Carabinieri, comporterà dei costi aggiuntivi per complessivi 25 milioni di euro! Quindi cosa resterebbe di questi, già di per se pochi, 50 milioni iniziali per destinazioni concrete? Rischiano di restare 19 milioni residui, tolti i 6 decurtati da prima e i 25 della Forestale. Cioè la media di 54 euro ad operatore. Ecco dunque le dotazioni per la lotta al terrorismo: un paio di scarpe nuove per tutti!
50 milioni per le dotazioni delle forze dell’ordine? In realtà si tratta di 44 milioni di euro, dato che dal bilancio di previsione del 2016 il governo aveva già decurtato, proprio per questa, voce 6 milioni di euro. Il problema è che si parte da una base penosa: parchi auto funzionanti al 50%; giubbotti antiproiettile scaduti, ponti radio che non funzionano, situazioni logistiche da film horror, divise che mancano,scarpe che mancano. Questa somma è davvero una inezia, rispetto alle esigenze forti, fortissime, che hanno oggi le forze dell’ordine. Ma ancor più è esigua la somma, se consideriamo che, così ha dichiarato il Premier, che verrà stanziata a fronte del processo di riorganizzazione in corso delle polizie. E il governo chiama riorganizzazione la soppressione della Forestale. Sappiate che la sola militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato, che sarà assorbito dai Carabinieri, comporterà dei costi aggiuntivi per complessivi 25 milioni di euro! Quindi cosa resterebbe di questi, già di per se pochi, 50 milioni iniziali per destinazioni concrete? Rischiano di restare 19 milioni residui, tolti i 6 decurtati da prima e i 25 della Forestale. Cioè la media di 54 euro ad operatore. Ecco dunque le dotazioni per la lotta al terrorismo: un paio di scarpe nuove per tutti!
La
polizia postale chiude
150
milioni di euro per la lotta Cyber Crime. Ma vorremmo capire perché nel
frattempo decine di sezioni della polizia postale stanno chiudendo,
nel nome della spending review. Presidi territoriali di polizia postale che,
fino ad oggi, hanno proceduto alla denuncia di migliaia di persone, rispondendo
a migliaia di richieste di aiuto che riguardano soprattutto truffe online,
clonazione carte di credito e cyberbulismo. Combattiamo il Cyber Crime,
chiudendo gli uffici della Postale?
Servono
investimenti, non bonus elettorali
500
milioni riguardano la Difesa e i militari ma, come detto sopra, il Governo
aveva già tagliato 300 nel bilancio a tale voce. Quindi di fatto, al netto di
quanto tolto, si tratta di uno stanziamento reale di 200 milioni di euro che
attendiamo di sapere come verrà impiegato. Anzi, pensiamo già di sapere come lo
impiegheranno: per finanziare i trattamenti e le spese di missioni
internazionali, anche in vista di un nostro possibile ingresso nello scenario
che si paventa contro l’Isis. Ben venga ogni euro in più investito in
sicurezza, ma che sia un investimento strutturale. Basta con i
provvedimenti straordinari, vogliamo interventi con strategie per il futuro.
Non si può sempre agire per reazione a qualche cosa, in questo caso la paura
del terrorismo.
Una
riforma seria della sicurezza
La
sicurezza in Italia ha bisogno di una immediata e seria riforma, grazie alla
quale potremmo ottenere una maggiore efficienza operativa e risparmiare fino a
5 miliardi di euro, ottimizzando risorse che ci sono e vanno solo amministrate
con maggiore accortezza. Bisogna ridisegnare completamente il comparto
sicurezza per renderlo moderno, efficiente e senza sprechi. E senza bisogno di
ricorrere ai bonus!"
2 dicembre 2015
Igor
Gelarda, Dirigente Nazionale Consap
fonte: http://www.infodifesa.it
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