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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

18/05/15

Rimborso pensionati? Ti conosciamo, mascherina

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Ricordate il “Ti conosciamo mascherina” che Bersani, rifiutando ogni ipotesi di governissimo, sibilò a Berlusconi? “Abbiamo già dato”, concluse con una punta di ironia il leader del Pd. Curiosa legge del contrappasso: agli antiberlusconiani è toccato in eredità Matteo Renzi. Già, Bersani la mascherina l’aveva in casa e ne aveva sottovaluto la pericolosità sociale. Ieri, nella stessa intervista, Renzi  ha stupito tutti per l’ineffabile quanto spettacolare salto mortale: alcun pensionato perderà un centesimo, ma non potranno essere rimborsati tutti. Che dire? Chapeau. Francis Underwood, del resto, con il suo incrollabile cinismo, nella terza serie tv ci aveva messo in guardia: «Non conosco un solo politico che resista alla tentazione di fare una promessa che non può mantenere». Renzi non resiste, è più forte di lui, è un bugiardo patologico. Un bugiardo che mente sapendo di mentire, come quando offre la sua disponibilità a ridiscutere la riforma della Buona Scuola… salvo poi aggiungere che la riforma non si tocca. Discute, ma poi decide lui. Tutt’al più, spiega, mal celando l’insofferenza per allievi così tardi di comprendonio, che si è trattato di un problema di comunicazione. Non abbiamo ben compreso, ma adesso ci spiegherà meglio e noi non potremo che applaudirlo. Be’, qualcuno faccia capire a Renzi che può mettersi davanti a una lavagna e giocare a fare il professorino con gli insegnanti e gli studenti, categorie che definire deboli è un eufemismo, ma con le sentenze e i magistrati non si scherza. Perché 500 euro a 4 milioni di pensionati possono fargli guadagnare i titoli dei giornali e lui sa che gli italiani, in larga parte, leggono solo quelli. Ma non bastano. Dovrà restituire fino all’ultimo centesimo, perché l’incompetenza (come l’ignoranza, del resto) non è ammessa dalla legge. Può scrivere e riscrivere tutte le leggi che vuole, può spedire la Boschi in tv a ripetere la lezioncina a memoria, ma i diritti acquisiti non si toccano. E’ il diritto, bellezza. E una bocciatura rimane una bocciatura.

18 maggio 2015

il Blog di Roberto Alfatti Appetiti
fonte: http://blog.ilgiornale.it

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