Il
20 gennaio scorso si è riunita la Commissione Grandi Rischi (CGR) e ha
comunicato che a pochi km a nord di L'Aquila, in prossimità di
Campotosto, c'è una lacuna sismica (cioè una zona molto sismica ma che
da tanto tempo non ha avuto terremoti) dove a breve si potrebbero
verificare terremoti fino a magnitudo 7.
Il Presidente della Commissione, il fisico delle particelle
Bertolucci, ha anche detto che le dighe di Campotosto potrebbero non
riuscire a sostenere le sollecitazioni sismiche o che potrebbero
provocare un "effetto Vajont".
Sindaci del luogo, giustamente preoccupatissimi, hanno chiesto allora
che cosa dovevano fare. Gli è stato risposto di stare molto attenti e
di chiamare eventualmente un ingegnere strutturista per farsi
consigliare sul livello di stabilità delle abitazioni dove vivono i
cittadini.
Sembrerebbe uno scherzo di carnevale se non ci fossero già state centinaia di vittime!
Subito dopo il terremoto di Amatrice qui sul Foglietto denunciai il
fatto che l'evidentissima lacuna sismica fra Colfiorito (1997) e
L'Aquila (2009) era stata colpevolmente ignorata dalla CGR.
Nessuna riunione della CGR e del Consiglio Scientifico dell'INGV
negli anni precedenti era stata dedicata al particolare sismico
dell'Appennino Centrale.
Dopo la sequenza aquilana del 2009, era decisamente doveroso
sollecitare su quel tratto appenninico importanti opere di prevenzione e
di informazione. Questo avrebbe drasticamente limitato il numero delle
vittime e oggi in quei luoghi ci sarebbero infrastrutture di base
sicure. Utilissime in caso di terremoto, di valanghe e di tutti gli
altri problemi che stanno complicando la vita ai soccorritori che vi
stanno operando tra mille difficoltà.
In poche parole, la CGR è responsabile di omissioni gravissime.
Gli argomenti tirati in ballo nella riunione del 20 gennaio dovevano
essere presi in serissima considerazione mesi se non anni prima del 24
agosto scorso, quando si è verificato il primo sisma di questa
devastante sequenza.
La cosa è di fatto riconosciuta da tutti coloro che abbiano un minimo
di competenze nella moderna Sismologia e adesso, leggendo le loro
dichiarazioni, dagli stessi membri della CGR, anche se indirettamente.
Non posso non osservare che il 19 gennaio, prima della riunione della CGR, in un mio articolo del Foglietto
evidenziavo la possibilità di ulteriori forti scosse e invitavo anche
alla cautela massima in connessione alle dighe di Campotosto che
contengono il secondo più grande invaso d'Europa nella zona a maggior
pericolosità sismica d'Europa.
Niente mi può impedire di pensare che sulla base del mio articolo, come suol dirsi, abbiano voluto "metter le mani avanti".
Io, però, sono un cittadino qualsiasi, che liberamente esprime le
proprie opinioni, loro sono la CGR che, immediatamente dopo aver
rappresentato e comunicato un rischio, devono anche dare alle
popolazioni le indicazioni necessarie per affrontarlo.
Le risposte date ai Sindaci preoccupatissimi per i loro concittadini sono semplicemente inaccettabili!
Ricordo, poi, al fisico delle particelle Bertolucci, presidente della
CGR, che la Commissione ha anche un settore dedicato ai rischi
meteo-idrologici, idraulici e di frana e che sarebbe stato suo dovere
occuparsi del grande rischio che avrebbero corso tutti coloro che si
trovavano nelle zone per cui erano previste con certezza nevicate
estremamente intense.
Fare il Presidente o essere membro della CGR non è un titolo
onorifico che dà visibilità ma richiede un impegno continuo, un'adeguata
preparazione scientifica sulle questioni ambientali e grande
esperienza.
Non so come è stata costituta l'attuale CGR, come è stato scelto il
Presidente e i responsabili dei vari settori: certamente non sono stati
fatti bandi pubblici e non si sono seguiti metodi trasparenti di
selezione.
Alla luce di quanto è avvenuto dal 24 agosto scorso e di quanto sta
avvenendo, in tutta evidenza, dovrebbero immediatamente dimettersi o
essere sostituiti!
Infine, onde prevenire ogni inutile e facile polemica, ricordo che,
come è ampiamente documentato, alla riunione della CGR del 31 marzo 2009
mostrai con documenti inoppugnabili che l'Aquilano è zona ad alta
pericolosità sismica tanto che il Sindaco Massimo Cialente chiese lo
stato di emergenza per la sua città, come poi correttamente testimoniò
al processo di primo grado. Non c'è bisogno di ricordare che dai due
successivi gradi sono uscito immacolato. Questo, insieme a 28 anni di
attività nella CGR, mi consente di esprimere giudizi con cognizione di
causa.
di Enzo Boschi - 26 Gen 2017
fonte: https://ilfoglietto.it
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