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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

14/04/16

ENRICA LEXIE-INDIA ___ "I corvi volano sulle teste dei marò"


 

Con l’onda di piena dello scandalo che ha coperto di fango l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, capo di Stato maggiore della Marina, sono tornate a galla le sedicenti “verità nascoste” dell’“affaire Marò”. Secondo il “papello” anonimo, De Giorgi avrebbe beneficiato della gratitudine delle alte sfere militari per aver cancellato le prove del coinvolgimento dell’Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, ex capo di Stato maggiore della Difesa, nella disastrosa gestione della crisi della petroliera “Enrica Lexie” in quel drammatico 14 febbraio 2012, a largo delle coste indiane del Kerala.
La denuncia punta il dito contro la superficialità con la quale Binelli Mantelli avrebbe affrontato la situazione determinando, con una catena di sorprendenti errori, il destino dei fucilieri di marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. L’accusa è grave. Tuttavia alcune considerazioni s’impongono per evitare di cadere nella trappola del giustizialismo a buon mercato. Pe quanto ci riguarda riteniamo che non basti far volare uno straccio intinto nel liquame per distruggere l’onorabilità di una persona. Denunciare si deve, ma scegliere di farlo nascondendosi dietro l’anonimato non è il modo giusto per servire la verità. Una lettera anonima è un atto vile e non potrà mai esservi nobiltà di causa che possa giustificarlo. L’accusato, fosse pure la peggiore canaglia, ha il diritto di guardare in faccia il suo accusatore: è questione di civiltà giuridica.
Sorge il sospetto che nell’intruglio variopinto fatto di festini e garçonierre, donnine allegre e cavalli rampanti sulla tolda di Nave “Vittorio Veneto”, tangenti e nonnismo, si nasconda l’ennesimo scaricabarile delle colpe del Governo del “commissario” Mario Monti per l’ingiustificato sacrificio dei nostri marò, abbandonati nelle mani della “giustizia” indiana. La “Enrica Lexie” è stata una pagina nera della recente storia d’Italia e nessuno pensi di cavarsela buttandola in caciara. A suo tempo raccontammo da queste pagine i fatti di cui eravamo stati messi a conoscenza da fonti attendibili. E quei fatti non lasciano dubbi su chi avesse avuto la responsabilità delle scelte disastrose compiute.
Solo per rinfrescare la memoria è bene ribadire un punto centrale della vicenda. Quando il comandante della petroliera, Umberto Vitelli, ricevette l’ordine dalle autorità indiane di far rientro nelle acque territoriali del Kerala e accostare nel porto di Kouchi, non obbedì immediatamente ma prese tempo per consultare la società armatrice. Vitelli ebbe la lucidità di chiedere che l’ordine di rientro gli venisse trasmesso per iscritto a mezzo del fax di bordo, nonostante la sua nave fosse già stata affiancata da unità navali e aeree della Guardia costiera indiana. La richiesta, inizialmente, disorientò gli indiani al punto che trascorsero almeno due ore prima che giungesse la notifica formale dell’ordine d’inversione di rotta. Nel periodo intercorso tra la prima comunicazione e l’arrivo del fax, il comandante Vitelli non rimase inoperoso ma intrecciò febbrili consultazioni con la società armatrice e con le unità di crisi immediatamente allertate a Roma. D’altro canto, la presenza di militari a bordo in missione di protezione, richiedeva il coinvolgimento di un livello decisionale che esuberava dall’ordinaria interlocuzione tra comando della nave e società armatrice. Alla fine, la scelta di obbedire agli indiani giunse dai più alti livelli del governo italiano.
Ora, dopo quattro anni di umiliazioni subìte a causa della tracotanza delle autorità di New Delhi, salta fuori l’anonimo di turno che racconta di un De Giorgi intento, tra un’orgia e una cavalcata, a sbianchettare le carte compromettenti per un singolo personaggio che sarebbe responsabile di tutto quanto accaduto. E noi dovremmo berci ‘sta scemenza?

di Cristofaro Sola - 14 aprile 2016
fonte: http://www.opinione.it


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