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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

14/10/15

Il veto dell’Italia lascia fuori l’India dal club dei missili




L’ India non entra nel club internazionale che controlla la tecnologia missilistica militare. L’Italia, che con Delhi ha in essere un duro contenzioso sulla vicenda dei due marò, ha posto il veto. In una riunione che si è tenuta a Rotterdam, i 34 Paesi membri dell’Mtcr — Missile Technology Control Regime — dovevano decidere nuovi ingressi in questo organismo, informale ma estremamente importante perché supervisiona gli sviluppi nel campo dei sistemi di lancio delle armi di distruzione di massa e perché è considerato un circolo al quale partecipano le Nazioni più responsabili sul piano della sicurezza internazionale. L’accesso avviene all’unanimità e durante la riunione plenaria Roma si è opposta ad aprire le porte all’India, nonostante le pressioni di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania.

L’argomentazione: chi vuole fare parte di un’organizzazione così rilevante deve mostrare di rispettare il diritto internazionale, in particolare in campo militare. Cosa che, secondo Roma, Delhi non sta facendo nel caso di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Per l’India l’entrata nell’Mtcr è un passaggio importante per essere considerata non solo una potenza nucleare ed economica ma anche un soggetto tanto affidabile da essere invitata nei club rilevanti che controllano la proliferazione delle armi di distruzione di massa.
A inizio anno, gli Stati Uniti avevano promesso al primo ministro indiano Narendra Modi (foto) che le porte dell’Mtcr sarebbero state aperte. E hanno insistito perché si votasse la questione durante la riunione di Rotterdam, nonostante Roma sperasse che la discussione venisse spostato alla prossima primavera. A quel punto l’Italia ha votato contro: non per motivi strategici ma per ragioni strettamente legate alla vicenda dei due marò.

di Danilo Taino da  Il Corriere della Sera   del 12/10/15
tramite: http://www.analisidifesa.it - 14/10/2015

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