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Stefano Tronconi - 26 Ottobre 2015
Nella settimana che ha visto la quarta ricorrenza di compleanno in
India per Salvatore Girone la politica italiana è stata in grado di
regalarci solo due striminzite dichiarazioni.
Due dichiarazioni che, pur senza alcuna intenzione ostile da parte mia verso chi ha quanto meno il merito di ricordarsi della vicenda a fronte della rimozione collettiva della stessa operata invece dalle leadership istituzionali e politiche di questo Paese, sono da sole in grado di farci capire la malafede e/o l'inconsistenza di chi avrebbe dovuto gestire la vicenda dei Fucilieri di Marina e non è stato in grado di farlo.
Due dichiarazioni che, pur senza alcuna intenzione ostile da parte mia verso chi ha quanto meno il merito di ricordarsi della vicenda a fronte della rimozione collettiva della stessa operata invece dalle leadership istituzionali e politiche di questo Paese, sono da sole in grado di farci capire la malafede e/o l'inconsistenza di chi avrebbe dovuto gestire la vicenda dei Fucilieri di Marina e non è stato in grado di farlo.
La prima dichiarazione l'ha rilasciata il Ministro della Difesa Roberta Pinotti la quale ha affermato:
«Siamo convinti che il fatto che il Tribunale del Mare abbia detto che il Tribunale indiano non ha competenza sia un passo avanti molto importante. Continuiamo quindi a seguire con determinazione la strada della risoluzione internazionale».
«Siamo convinti che il fatto che il Tribunale del Mare abbia detto che il Tribunale indiano non ha competenza sia un passo avanti molto importante. Continuiamo quindi a seguire con determinazione la strada della risoluzione internazionale».
Mi piacerebbe che il ministro
Pinotti la smettesse di prendere in giro l'intelligenza dei tanti che
ormai sanno bene e da tempo come stanno le cose e la smettesse di
mentire su questa vicenda sapendo bene di farlo (nel caso invece non
sapesse di mentire la cosa sarebbe, da un certo punto di vista, ancora
più grave).
Il Tribunale di Amburgo non ha assolutamente mai
detto che il Tribunale indiano non ha competenza, né avrebbe potuto
farlo in quanto titolato ad esprimersi solo sulle misure precauzionali
urgenti richieste dall'Italia.
Ciò che il Tribunale di Amburgo ha invece cercato di avviare con il suo verdetto più 'politico' che 'giuridico' è stato, oltre purtroppo a respingere tutte le richieste italiane, un nuovo tentativo di offrire alle parti, prolungando ancora i tempi della vicenda senza intervenire in alcun modo sullo status quo, una ulteriore opportunità di mediazione per trovare una qualche via d'uscita che possa a questo punto salvare loro la faccia.
Una soluzione salva-la-faccia pressoché impossibile da trovare se Italia ed India continuano, come fanno da due e mezzo a questa parte, a cercare di nascondere l'estraneità ai fatti, e quindi l'assoluta innocenza, dei due Marò.
Ciò che il Tribunale di Amburgo ha invece cercato di avviare con il suo verdetto più 'politico' che 'giuridico' è stato, oltre purtroppo a respingere tutte le richieste italiane, un nuovo tentativo di offrire alle parti, prolungando ancora i tempi della vicenda senza intervenire in alcun modo sullo status quo, una ulteriore opportunità di mediazione per trovare una qualche via d'uscita che possa a questo punto salvare loro la faccia.
Una soluzione salva-la-faccia pressoché impossibile da trovare se Italia ed India continuano, come fanno da due e mezzo a questa parte, a cercare di nascondere l'estraneità ai fatti, e quindi l'assoluta innocenza, dei due Marò.
La seconda dichiarazione è quella venuta dall'on. Elio
Vito che, in un'interrogazione in Commissione Difesa a Montecitorio,
ha chiesto: “quali iniziative intenda assumere (il governo) per il
rientro in Italia di Salvatore Girone, che venerdì 23 ottobre sarà
costretto a trascorrere ingiustamente anche il suo quarto compleanno
consecutivo in India".
Purtroppo l'on. Vito sembra dimenticare
che la recente iniziativa intrapresa dal governo, che è servita a
prolungare per altri mesi la situazione di limbo in cui è costretto a
vivere Salvatore Girone, è stata proprio quella che lui stesso,
purtroppo in numerosa compagnia, ha caldeggiato per mesi senza
evidentemente comprenderne a pieno la valenza e le possibili
implicazioni, ossia l'avvio dell'arbitrato internazionale sulla
competenza della giurisdizione.
Poiché non posso credere che l'on. Vito non si renda conta che una volta imboccata una strada giudiziaria sia poi necessario rispettarne tempi e modalità, evidentemente anche le parole dell'on. Vito sono una presa in giro all'intelligenza dei tanti che ormai sanno bene e da tempo come sono andate le cose.
Se infatti la soluzione disponibile alla politica italiana da due anni e mezzo (e colpevolmente ignorata) è stata quella di sposare l'estraneità ai fatti, e quindi l'assoluta innocenza, dei due Marò, l'avvio dell'arbitrato internazionale sulla competenza della giurisdizione è purtroppo stata la mossa più idonea a far sì che potesse ulteriormente rinviata l'emersione di tale innocenza a livello ufficiale.
Poiché non posso credere che l'on. Vito non si renda conta che una volta imboccata una strada giudiziaria sia poi necessario rispettarne tempi e modalità, evidentemente anche le parole dell'on. Vito sono una presa in giro all'intelligenza dei tanti che ormai sanno bene e da tempo come sono andate le cose.
Se infatti la soluzione disponibile alla politica italiana da due anni e mezzo (e colpevolmente ignorata) è stata quella di sposare l'estraneità ai fatti, e quindi l'assoluta innocenza, dei due Marò, l'avvio dell'arbitrato internazionale sulla competenza della giurisdizione è purtroppo stata la mossa più idonea a far sì che potesse ulteriormente rinviata l'emersione di tale innocenza a livello ufficiale.
Nel frattempo, in coordinamento con Luigi Di Stefano
e con l'evidente sostegno dell'editore di Quotidiano Nazionale, il
giornalista Lorenzo Bianchi continua il buon lavoro intrapreso da
qualche tempo e che consiste nello sbattere in prima pagina ad
intervalli regolari alcuni dei tanti clamorosi elementi che dimostrano
che tutte le indagini condotte dalla polizia del Kerala sono state
manipolate da cima a fondo.
E' infatti proprio la 'prima pagina' che obbliga il resto della stampa, per quanto asservita, infastidita o disinteressata alla questione Marò, quantomeno a riprendere a sua volta le notizie sulla vicenda che in rete abbiamo portato alla luce ormai quasi tre anni fa.
Sostegno dell'editore (in quel caso televisivo) che, almeno nella misura attesa e dovuta, è purtroppo mancato due anni e mezzo fa a Toni Capuozzo (il cui giro d'Italia di presentazione del libro 'Il Segreto dei Marò' continua comunque oggi con successo).
E' infatti proprio la 'prima pagina' che obbliga il resto della stampa, per quanto asservita, infastidita o disinteressata alla questione Marò, quantomeno a riprendere a sua volta le notizie sulla vicenda che in rete abbiamo portato alla luce ormai quasi tre anni fa.
Sostegno dell'editore (in quel caso televisivo) che, almeno nella misura attesa e dovuta, è purtroppo mancato due anni e mezzo fa a Toni Capuozzo (il cui giro d'Italia di presentazione del libro 'Il Segreto dei Marò' continua comunque oggi con successo).
Purtroppo le prime pagine di Quotidiano Nazionale, assolutamente benvenute, stanno arrivando in ritardo.
Ora che è stata presa la strada dell'arbitrato internazionale sulla titolarità sulla giurisdizione che blocca l'esame della vicenda nel merito, ci vorranno verosimilmente anni prima che l'innocenza dei marò possa venire formalmente riconosciuta in un tribunale.
Speriamo tuttavia che nel frattempo l'India possa finalmente sentirsi maggiormente sotto pressione e si decida quindi a far tornare presto in Italia anche Salvatore Girone.
Ora che è stata presa la strada dell'arbitrato internazionale sulla titolarità sulla giurisdizione che blocca l'esame della vicenda nel merito, ci vorranno verosimilmente anni prima che l'innocenza dei marò possa venire formalmente riconosciuta in un tribunale.
Speriamo tuttavia che nel frattempo l'India possa finalmente sentirsi maggiormente sotto pressione e si decida quindi a far tornare presto in Italia anche Salvatore Girone.
Stefano Tronconi - 26 Ottobre 2015
fonte: https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?fref=nf
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