Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

15/10/14

CASO MARO' - LE RAGIONI DELL'INNOCENZA ... DIMENTICATE







Di seguito un lunghissimo articolo che si consiglia a chi soffre d'insonnia a firma: Il caramellaro.
Un argomento già trattato e che torna alla ribalta: "LE REGOLE DI INGAGGIO".
In questo caso, tra una citazione e l'altra, tra leggi e leggine, comitati, associazioni, regole, direttive, normative, misure, atti e decreti ......... si tira in ballo anche Nassirya e un certo affair "Zibaldone".
Quello che sorprende è che si scriva, anche questa volta, che ad uccidere i due pescatori siano stati presumibilmente i due fucilieri:

 ".... Accame riaffermava il principio che “.. tali regole di ingaggio hanno un particolare interesse legittimo per le associazioni che rappresenta e che la conoscenza delle regole d’ingaggio è particolarmente necessaria, tra l’altro, in relazione a quanto hanno affermato i marò nella conferenza stampa del 2 giugno circa gli ordini ricevuti. Ordini che certamente riguardano il tema del tiro dissuasivo effettuato, che ha portato presumibilmente alla morte dei due pescatori indiani...” "

Quel 2 giugno, però, Salvatore Girone, con un tono alquanto deciso e  incazzato, aveva semplicemente detto che: "avevano eseguito gli ordini ricevuti ed erano ancora lì", nessun riferimento alle regole di ingaggio ma evidentemente al caramellaro fa comodo interpretarlo così. Per  molti, se non tutti gli altri,  invece, gli ordini erano quelli ricevuti per il rientro in India, dopo che era stato deciso di trattenerli in Italia, nel marzo 2013, quando l'allora Presidente del Consiglio, Monti,  aveva fatto intendere che ... un paio di mesi e sarebbero ritornati in patria.
Sorge inevitabilmente il sospetto che alla base di questo accanimento sulle regole di ingaggio, un vero chiodo fisso, possano esserci vecchi e non ancora sopiti dissapori nei confronti di alcuni vertici militari, e che si voglia qui cogliere l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, a meno che questo articolo non continui ad essere costruito sugli errori iniziali che hanno guidato Accame ed il suo gruppo fin dall'inizio.
E' probabile poi che nella legge anti pirateria e nelle regole di ingaggio ci sia qualcosa di poco chiaro, da rivedere ed eventualmente correggere, ma perchè l'argomento viene riproposto, ed in questi termini, quasi in concomitanza con la notizia della possibile "soluzione consensuale" ? notizia peraltro smentita dalle autorità indiane.
Quando questa incomprensibile e vergognosa vicenda sarà finita, quando anche Salvatore sarà rientrato in Patria, ci sarà tutto il tempo per chiarire, per le commissioni d'inchiesta, per mettere qualche puntino sulle i, altro che sassolini !!
Quello che ora conta è il definitivo rientro in Patria, con onore, dei nostri Marò.

Ed infine, nessun accenno, nemmeno marginale, alla perizia tecnica di Luigi Di Stefano; ai servizi Di Toni Capuozzo e Stefano Tronconi; alla testimonianza del C.te in seconda dell'Enrica Lexie Vitiello; alle dichiarazioni a caldo del C.te del peschereccio Saint Antony che afferma come i due suoi pescatori siano stati uccisi in un attacco subìto 5 ore dopo quello riportato dalla Enrica Lexie, versione poi più volte cambiata ad uso e consumo della campagna elettorale in corso nel Kerala, e a sostegno del complotto architettato per incastrare i due fucilieri; alle tante incongruenze ... e che allo stato, dopo circa tre anni, l'India non è stata ancora capace di presentare un capo di imputazione, nemmeno "uno" straccio di prova.

Ma i Marò presumibilmente hanno ucciso i due pescatori,  perchè  solo questo conta per cavalcare e continuare la battaglia di qualche amante di caramelle sulle regole di ingaggio ...... guai quindi ad abbracciare le ragioni dell'innocenza.

e.emme - 15 otobre 2014


L'articolo del caramellaro

http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23593




I marò sono innocenti: ecco perché. di Toni Capuozzo

Pubblicato il 01/lug/2013
Ecco i documenti sul giallo Maro'.
Messaggi, dichiarazioni, orari che non collimano. E un'inchiesta indiana diventata un teorema di colpevolezza.




I Marò sono innocenti-Storia di un naufragio italiano - 23 agosto 2014










Nessun commento:

Posta un commento