Un problema dei nostri giorni che suscita in te
molte preoccupazioni e nello stesso tempo speranze
E’ ormai da quasi quattro anni che si sente parlare dei due soldati
della Marina Militare Italiana, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre,
imprigionati in India per un errore di comunicazione.
Tutto è iniziato quando
questi due soldati, mandati dallo stato Italiano per smascherare la pirateria
nelle acque internazionali del
Mediterraneo, in modo tale che, se fossero stati attaccati (poiché erano su una
petroliera) avrebbero potuto arrestarli.
Rientrati in porto, furono accusati
dal governo Indiano di aver ucciso due pescatori, per l’appunto indiani. Prove
recenti però sostengono che i due pescatori erano morti ben cinque ore dopo
che incontrassero la petroliera Italiana, anzi, alcune prove determinano che
quel peschereccio non ha mai incontrato la petroliera.
Ma lo stato Indiano non
volle sentir ragioni e li imprigionò. Dopo qualche mese dall’arresto ai due
carcerati gli fu concesso di tornare alle proprie famiglie per due volte, ma poi furono rimandati dal Governo ancora in India.
Ora, fermiamoci un
attimo a riflettere. Perché la Magistratura e il Governo italiano hanno già commesso due errori:
1) non ha fatto niente per impedire l’arresto dei
due soldati quando sono stati proprio loro a metterli su quella nave;
2) non hanno esitato a rimandarli in India quando
la prima cosa che avrebbero dovuto fare era accusarli di omicidio e così
facendo impedendo all’India di riportali in prigione, soprattutto perché la
Costituzione Italiana proibisce di mandare un proprio cittadino accusato di
qualunque cosa in un paese dove vi è la pena di morte.
Quindi la domanda che mi viene da pormi è: “come mai lo
stato Italiano ha calpestato i diritti di questi due cittadini?". la risposta è molto semplice e incredibilmente, ai miei
occhi, inaudita. L’Italia ha degli importanti affari con l’India e non volevano
che si rompessero. Per spiegarlo meglio c’è un solo modo: CORRUZIONE.
Quindi, la Magistratura Italiana rimandò i marò in India e
spedi dei soldi di condoglianze alle famiglie dei pescatori (terzo errore).
Questo atto fu interpretato come un ammissione di colpa e decisero
definitivamente di fissare la data del tribunale. Finché un giorno Massimiliano
Latorre non si sentì male e fu portato d’urgenza in un ospedale in Italia. Poi
si scoprì che Massimiliano Latorre ebbe un ictus. Ora sta bene e si trova
ancora in Italia mentre Salvatore Girone si trova ancora in india ad aspettare ancora
il tribunale.
Questa vicenda mi ha coinvolto molto perché il governo
Italiano non si è fatto scrupoli nel calpestare i diritti di due cittadini per
interessi puramente economici, ed è questo che non voglio che si ripeta, voglio
vedere al potere qualcuno che sia in grado di difenderci, qualcuno che sia in
grado di rappresentarci, perché noi non siamo così, e spero vivamente che nel
nuovo cambio di generazione ci sia qualcuno che risponda a questi criteri e che
diventi il nostro rappresentante.
Jacopo, 15 anni, dislessico
fonte: http://opinioneitalia.blogspot.it/
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