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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

06/11/15

#Marò in India: un tema scolastico.


    
      Un problema dei nostri giorni che suscita in te molte preoccupazioni e nello stesso tempo speranze


E’ ormai da quasi quattro anni che si sente parlare dei due soldati della Marina Militare Italiana, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, imprigionati in India per un errore di comunicazione. 
Tutto è iniziato quando questi due soldati, mandati dallo stato Italiano per smascherare la pirateria nelle  acque internazionali del Mediterraneo, in modo tale che, se fossero stati attaccati (poiché erano su una petroliera) avrebbero potuto arrestarli. 
Rientrati in porto, furono accusati dal governo Indiano di aver ucciso due pescatori, per l’appunto indiani. Prove recenti però sostengono che i due pescatori erano morti ben cinque ore dopo che incontrassero la petroliera Italiana, anzi, alcune prove determinano che quel peschereccio non ha mai incontrato la petroliera. 
Ma lo stato Indiano non volle sentir ragioni e li imprigionò. Dopo qualche mese dall’arresto ai due carcerati gli fu concesso di tornare alle proprie famiglie per due volte, ma poi furono rimandati dal Governo ancora in India.
     Ora, fermiamoci un attimo a riflettere. Perché la Magistratura e il Governo italiano hanno già commesso due errori: 
     1) non ha fatto niente per impedire l’arresto dei due soldati quando sono stati proprio loro a metterli su quella nave;
    2) non hanno esitato a rimandarli in India quando la prima cosa che avrebbero dovuto fare era accusarli di omicidio e così facendo impedendo all’India di riportali in prigione, soprattutto perché la Costituzione Italiana proibisce di mandare un proprio cittadino accusato di qualunque cosa in un paese dove vi è la pena di morte.
Quindi la domanda che mi viene da pormi è: “come mai lo stato Italiano ha calpestato i diritti di questi due cittadini?". la risposta è molto semplice e incredibilmente, ai miei occhi, inaudita. L’Italia ha degli importanti affari con l’India e non volevano che si rompessero. Per spiegarlo meglio c’è un solo modo: CORRUZIONE.
Quindi, la Magistratura Italiana rimandò i marò in India e spedi dei soldi di condoglianze alle famiglie dei pescatori (terzo errore). Questo atto fu interpretato come un ammissione di colpa e decisero definitivamente di fissare la data del tribunale. Finché un giorno Massimiliano Latorre non si sentì male e fu portato d’urgenza in un ospedale in Italia. Poi si scoprì che Massimiliano Latorre ebbe un ictus. Ora sta bene e si trova ancora in Italia mentre Salvatore Girone si trova ancora in india ad aspettare ancora il tribunale.
Questa vicenda mi ha coinvolto molto perché il governo Italiano non si è fatto scrupoli nel calpestare i diritti di due cittadini per interessi puramente economici, ed è questo che non voglio che si ripeta, voglio vedere al potere qualcuno che sia in grado di difenderci, qualcuno che sia in grado di rappresentarci, perché noi non siamo così, e spero vivamente che nel nuovo cambio di generazione ci sia qualcuno che risponda a questi criteri e che diventi il nostro rappresentante.

Jacopo, 15 anni, dislessico

fonte: http://opinioneitalia.blogspot.it/

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