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Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

24/09/18

Il genocidio silenzioso






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A parte inviare ispettori in Italia per indagare il nostro “razzismo” e accusare Israele di “apartheid”, a cosa serve il Consiglio dei diritti umani dell’Onu se non a proteggere le minoranze religiose perseguitate? Allora cosa miseriaccia aspetta l’Onu a riconoscere il genocidio dei cristiani in Iraq e in Siria?


      Giulio Meotti
Giulio Meotti 3Il Consiglio per i diritti umani ha appena iniziato la sua terza (e ultima) sessione dell’anno e il Centro europeo per la giustizia ha presentato un appello alle Nazioni Unite perché riconosca la persecuzione dei cristiani come sancito dalla Convenzione sulla prevenzione del genocidio. Tra l’inizio della guerra in Siria nel 2012 e il 2017, il numero di cristiani è sceso da 1,5 milioni a 500 mila. Ad Aleppo, che ospitava la più grande comunità cristiana siriana, i numeri sono scesi da 150 mila a 35 mila, meno 75 per cento.

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Nella cittadina siriana di Mharedh, la scorsa settimana, 9 cristiani (fra cui quattro bambini) sono stati uccisi da Al Qaida. In Iraq, l’80 per cento dei cristiani se ne sono andati e si prevede che il cristianesimo in Iraq potrebbe essere annientato entro il 2020, se la popolazione continuerà a calare.

A statue of Jesus Christ is left smashed on the floor at the church that was attacked by Muslim hardliners in Temanggung, Central Java, Indonesia, Tuesday, Feb. 8, 2011. Hundreds of Islamic hard-liners stormed a courthouse and set two churches on fire Tuesday in central Indonesia to protest what they considered a lenient sentence for a Christian convicted of blaspheming Islam. (AP Photo/Slamet Riyadi)

Parliamo delle più antiche comunità cristiane al mondo, quelle fondate da San Tommaso e che parlano ancora l’aramaico, la lingua di Gesù. Parliamo di uccisioni di sacerdoti e vescovi, di fosse comuni con i cristiani, di chiese distrutte, di comunità sfollate in massa. Sembrano scene dall’anno 1018, è invece il 2018

di Giulio Meotti - 15 settembre 2018

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