Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email all'indirizzo edomed94@gmail.com Saranno immediatamente rimossi. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.


Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

(Bertrand Russell)

18/05/17

IMMIGRAZIONE - #Ardea, " Tor San Lorenzo in rivolta per l’arrivo di oltre 60 clandestini "


Fasoli: "Per la città è la morte turistica, commerciale, edilizia".



Il Faro on line – “Tor San Lorenzo è in rivolta contro il prossimo arrivo di oltre 60 clandestini che verranno ospitati presso l’ex Hotel “Le Palme”, oggi “Parco degli Ulivi”, proprietà di un noto avvocato di zona”, scrive Luigi Centore.

Il primo a dare la notizia è il candidato a sindaco Luca Fanco, che critica duramente la scelta e dichiara: “Se risultasse veritiero quanto sta avvenendo ad Ardea in merito all’accoglienza di 60 clandestini ufficiali come primo gruppo, per poi arrivare ad oltre 200 clandestini, questi stranieri giungeranno a Tor San Lorenzo e verranno ospitati a spese della collettività nazionale nella struttura alberghiera ex “Le Palme”, in largo della Rotonda, oggi ribattezzata “Parco degli ulivi”. La popolazione è furibonda e già si sta organizzando per scongiurarne l’arrivo ormai certo dei clandestini”.
“Non solo Fanco ritiene che Roma non può e non deve portare ad Ardea clandestini, anche perché siamo pieni; basti pensare quanti stranieri extracomunitari di cui molti senza fissa dimora, molti dei quali sconosciuti alle forze dell’ordine, vivono nei 706 ettari delle Salzare in manufatti abusivi e con ordine di demolizione, o nel complesso immobiliare delle Salzare, per di più in condizioni igienico sanitarie da quarto mondo”, scrive Centore.
A Fanco fa da sponda un’altra candidata a sindaco quale Monica Fasoli che scrive: “Siamo venuti a conoscenza che il commissario prefettizio Dott. Antonio Tedeschi ha siglato l’autorizzazione per l’insediamento di circa 60 immigrati nell’ex Hotel Le Palme”.
“Per Ardea è la morte turistica, commerciale, edilizia ma soprattutto considerata la situazione attuale di criminalità locale, questo non aggiunge altro che poca sicurezza del territorio”, prosegue Fasoli.
“Forse il commissario Tedeschi non ha considerato che per la vastità territoriale Ardea è sotto organico di forze dell’ordine, quindi questa decisione scellerata comporterebbe ulteriori problemi alla comunità di Ardea. Questo, a ridosso della stagione balneare, creerebbe non pochi problemi alla poca attività rimasta a causa della poca attenzione delle passate amministrazioni. Insomma – conclude Fasoli – il danno sarebbe enorme per cui non possiamo stare fermi”.
“Il candidato a sindaco Massimiliano Giordani – scrive Centore – è pronto a organizzare la protesta con quanti ancora vogliono scongiurare questo disastro, senza guardare i colori politici, e chiede al Commissario se il manufatto è totalmente conforme ai requisiti urbanistici ovvero se è totalmente in regola. Giordani ricorda che contro l’invasione o l’accoglienza incontrollata proprio il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si è sempre opposta”.
“Fanco – prosegue Centore – ricorda che spesso con i clandestini possono infiltrarsi cellule dormienti di terroristi islamici, e poi basti guardare chi nel proprio cartello ha candidati legati a cooperative sociali o Onlus”.

di - 17 maggio 2017

Nessun commento:

Posta un commento